Cabia: morto il vicepresidente vicario del Fogolâr furlan di Roma, Adalberto Leschiutta

Adalberto Leschiutta

È morto ieri a Roma il vicepresidente vicario del Fogolâr furlan, Adalberto Leschiutta. Aveva 72 anni. La notizia ha profondamente addolorato la Comunità friulana della capitale. Leschiutta non ha potuto nulla contro un male che non perdona. Era nato a Dessiè in Etiopia, quando il padre Giovanni Ernesto, architetto e ingegnere originario di Cabia d’Arta (Carnia, 1897), era operatore del Ministero dei Lavori Pubblici. Più tardi il padre sarà anche il primo assessore ai lavori Pubblici nella Regione Autonoma, Friuli Venezia Giulia

(foto Gazzettino)
Adalberto, sin da giovane, è stato legato all’associazione friulana della Capitale, dando un valido contributo di idee e di opere prima nell’organizzazione delle grandi manifestazioni del maggio 1965 a Roma e, poi, per celebrare i 30 anni della bonifica dell’Agro Pontino. Successivamente è stato responsabile del Gruppo Giovani del Fogolâr che sapeva animare con intelligenza e con la sua proverbiale cordialità. Dal dicembre 1974, alla morte del Presidente Danilo Sartogo, è stato a fianco del successore Adriano Degano, mostrandosi, «sin ai giorni nostri, sagace e insostituibile collaboratore. Lo è stato nonostante i suoi grandi impegni professionali – lo ricorda lo stesso Degano –, prima come dirigente bancario nel Lussemburgo, poi come responsabile estero della Banca di Roma e quindi nell’ambito del Vaticano come presidente del Collegio dei Sindaci del prestigioso Circolo di San Pietro».
 

Leschiutta è stato anche amministratore dell’Obolo per le opere caritative del Santo Padre e infine Decano della Camera Pontificia e Governatore dei Sediari papali. Nell’ambito del Fogolâr ha ricoperto pure la carica di cancelliere della Contea romana del Ducato dei Vini friulani. «Signore – continua Degano –, col suo tratto elegante e gentile, con la sua conoscenza di varie lingue sapeva accogliere Capi di Stato, diplomatici, cardinali e alti prelati che accompagnava nello studio privato del Santo Padre, col il quale ebbe modo di parlare anche del Friuli. Ma altrettanto sapeva collaborare efficacemente nell’organizzazione delle udienze particolari e plenarie dirigendo abilmente la sistemazione dei numerosi gruppi di pellegrini che le affollavano. A lui l’affettuoso Mandi Adalberto, Mandi!».
Le esequie stamane in Vaticano, nella chiesa di Sant’Anna, presiedute dal Prefetto arcivescovo James Harvey.

 

2 Risposte a “Cabia: morto il vicepresidente vicario del Fogolâr furlan di Roma, Adalberto Leschiutta”

  1. aggiornamento del 13/12/2010
    di Gino Grillo

    Una chiesa gremita ha salutato a Cabia di Arta Terme Adalberto Leschiutta, decano della apostolica anticamera pontifica presso la santa sede in Vaticano, scomparso a Roma. La liturgia funebre è stata celebrata da don Ivo Dereani e don Giordano Cracina, presenti Marlino Peresson, sindaco di Arta Terme e altre rappresentanze politiche religiose e civili e l’Arciconfraternita “Pieres Vives” di San Pietro in Carnia.
    Adalberto Leschiutta nel 1939 in Africa aveva subito la prigionia in un campo di concentramento inglese prima di rientrare a Cabia nel 1942. Quindi si era recato a Venezia dal nonno originario di Fielis di Zuglio, e aveva iniziato gli studi tra Firenze, Pordenone e Roma dove si era laureato in giurisprudenza e scienze politiche diplomatiche. Nel 1969 era entrato a far parte del banco di Santo Spirito di Roma, di cui fu dirigente per molti anni con incarichi di grande responsabilità a Roma ed in Lussenburgo.
    Sempre attento ed interessato alla vita della Chiesa romana, dal 1970 aveva cominciato a frequentare la cappella papale sino a essere nominato, nel 1998, decano dell’Apostolica pontificia. Un ruolo che gli permise di accompagnare il Pontefice, seguendone il protocollo sia per tutte le udienze papali che per quelle destinate ai capi di Stato e alle autorità civili, con l’incarico di accompagnare regnanti e capi di Stato nella visita al pontefice. Ha preso parte all’Arciconfraternita “Pieres Vives” di San Pietro in Carnia: un modo per rappresentare un collegamento tra il Circolo di San Pietro in Roma, di cui era da anni un esponente, e quello che si era venuto a formare in Carnia.
    Durante la funzione funebre sono stati letti i messaggi del cardinale Tarcisio Bertone e dall’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzoccato che hanno ricordato «i compiti importanti e delicati dello scomparso fino a decano della camera Pontificia. Friulano e carnico nel profondo del suo animo, è stato testimone a Roma dei valori di questa terra e del suo popolo, collaborando sempre con passione ed intelligenza all’opera del Fogolar furlan».

I commenti sono chiusi.