Carnia: chiusa la Comunità Montana si apre il Comune unico?

Come avevo già "dubitato" tempo fa in occasione del girotondo anti Tondo contro la chiusura delle Comunità Montane, nonostante gli annunci in realtà non ci sono altre manifestazioni di protesta; sostanzialmente la Comunità non la difende più nessuno. In compenso vanno avanti gli incontri per capire che caratteristiche dovrà avere un nuovo Ente che la possa sostituire, con i Sindaci in Giunta. Cambiare tutto per non cambiare niente?

Si va verso l’adozione del comune unico: questa la soluzione che il gruppo di lavoro composto da sindaci e tecnici andrà a presentare al presidente della Regione Renzo Tondo. I sindaci della Carnia a suo tempo hanno creato una commissione bipartisan per dibattere sul futuro della Carnia. Le conclusione a cui sono giunti sono state portate in consiglio comunale a Tolmezzo. A relazionare in consiglio comunale a Tolmezzo su questa ipotesi è stata Aurelia Bubisutti, del Carroccio, rappresentante del primo cittadino tolmezzino nelle riunioni di gruppo. Tre sono state le soluzioni possibili individuate dal gruppo di lavoro che raggruppa sindaci in maniera bipartisan, tre di riferimento di centro destra e altrettanti del centro sinistra, che hanno il compito di relazionare alla regione gli esiti degli studi condotti sulle ipotesi di riorganizzazione amministrativa del territorio carnico. Il gruppo aveva individuato tre possibili soluzioni, sulle quali si è discusso: una era relativa alle comunità di vallata, un’altra riguardava l’unione dei comuni e una terza si indirizzava verso il comune unico. Per il riordino istituzionale del territorio montano è stata subito scartata l’ipotesi delle comunità di vallata ed è stato seguita l’ipotesi dell’unione dei comuni. Ciascuna di queste poi potrebbe portare ad un comune unico. Lo studio prevede la responsabilità e la partecipazione dei sindaci che potrebbe portare a un governo assembleare con i sindaci che andrebbero ad assumere funzioni di giunta. Ora la proposta sarà posta all’attenzione del presidente Tondo che dovrà valutarla ed eventualmente approvarla