Carnia: Comunità montana, Not affiancato dal collegio dei sindaci

di Tanja Ariis.

È stato costituito il collegio di indirizzo che affiancherà il nuovo commissario straordinario della Comunità montana, Lino Not. E si punta ai progetti europei. Giovedì si è svolta nella sede dell’ente la prima assemblea dei sindaci convocata dal nuovo commissario straordinario: all’ordine del giorno la costituzione del collegio di indirizzo, previsto dalla legge e che affiancherà Not con il compito di dare i pareri sugli atti che originariamente competevano al consiglio dell’ente comprensoriale. Nella prima convocazione, alla presenza di 26 Comuni su 28, l’assemblea è stata presieduta dal sindaco del Comune più popoloso, ossia il tolmezzino Dario Zearo, che ha aperto i lavori illustrando l’atto da approvare: la nomina dei componenti il collegio. Not ha informato i presenti che, a seguito di un incontro con i presidenti delle associazioni intercomunali, era stata condivisa l’idea che ogni associazione esprimesse un proprio rappresentante. Sono stati quindi indicati i nominativi dei possibili componenti: Dario Zearo (Tolmezzo), Elia Vezzi (Paluzza), Ottorino Faleschini (Paularo), Daniele Ariis (Raveo), Manuele Ferrari (Forni Avoltri) e Roberto Fachin (Socchieve). La proposta è stata approvata dai presenti, con un solo voto di astensione (il sindaco di Cavazzo Carnico, Dario Iuri). Quindi Not ha illustrato all’assemblea gli obiettivi e le proposte da portare avanti in questo periodo di gestione commissariale, in attesa della nuova legge regionale di riordino degli enti locali. «L’ente – dichiara Not – si propone come soggetto di area vasta, con obiettivi di riferimento per le varie realtà territoriali e con azioni di sviluppo locale e di potenziamento dei servizi; il lavoro dovrà quindi essere improntato al raggiungimento di tali obiettivi». E nell’immediato periodo (entro fine anno) sono stati programmati incontri settimanali per trattare temi specifici: il primo si terrà il prossimo martedì e riguarderà le prospettive delle malghe. Si punterà molto sull’utilizzo dei fondi europei, in particolare Fesr e Psr: «Per un loro utilizzo ottimale – spiega Not – si ritiene necessario istituire un tavolo operativo sulla falsariga del “Gruppo Europa” a suo tempo costituito. Per quanto riguarda il discorso sulle scelte per il territorio, si ritiene utile riprendere il testo del Piano di azione locale, integrandolo con i documenti prodotti dal progetto Susplan, aggiornandolo e sviluppandolo affinché diventi il documento programmatico su cui si fonderanno le scelte che saranno operate nel futuro. Tale documento verrà presentato e condiviso con i sindaci». Nell’assemblea, improntata a un clima di collaborazione da parte dei presenti, sono stati affrontati anche i problemi legati ad alcuni servizi che fanno capo all’ente comprensoriale e che attualmente attendono una definizione (come centrale unica di committenza e informatica): è stato concordato che entro fine mese i Comuni diano indicazioni sul loro intendimento a delegare o meno tali servizi alla Comunità montana. L’assemblea si riunirà periodicamente per affrontare specifiche tematiche.