Carnia: dopo il tribunale ora le scuole di Tolmezzo, rischio accorpamento in un’unica realtà

(t.a. dal MV di oggi)

Le scuole superiori cittadine, se la Regione non farà valere la sua specialità, con i tagli e i numeri imposti dal Governo (la dotazione dell’organico è di competenza ministeriale) sono destinate all’accorpamento in un’unica realtà. A denunciare il pericolo di impoverimento per l’offerta formativa montana è l’assessore provinciale all’istruzione, Elena Lizzi, che incoraggia il ricorso annunciato dal presidente della Regione e osserva: «le manovre già attuate e i prossimi tagli del Governo colpiranno senza pietà le istituzioni scolastiche della montagna compromettendo il proficuo lavoro di valorizzazione e potenziamento di questi anni» (su liceo delle scienze applicate, liceo classico, percorsi professionali legati all’agricoltura di montagna e alla cucina, puntando a una rosa di offerte formative per il vero sviluppo della montagna, partendo dalle nuove generazioni). Così, dopo il tribunale, un’altra minaccia scuote la Carnia: se per l’Isis Linussio era già noto che i ruoli di preside e direttore amministrativo sarebbero stati ricoperti da “reggenti” (figure “in prestito” condivise con altre scuole), non si esclude che, a causa della spendig review, vengano richiesti sacrifici, questa volta al Paschini e al Solari, e da subito. Lizzi invita all’approfondimento le istituzioni locali e le associazioni di categoria, con cui la Provincia ha collaborato per rafforzare l’offerta formativa di queste scuole. «Lo scenario che si prospetta, se dopo la spending review interverranno, come prevedo, ulteriori tagli – dice Lizzi – sarà l’accorpamento dei tre istituti in un’unica realtà. Una soluzione drastica con effetti imprevedibili. Prevedo, questo sì, un periodo di instabilità molto difficile generato dalla grande incertezza normativa in materia di competenze, risorse e strumenti attribuiti ai singoli livelli istituzionali. Confusione e nuovi tagli – secondo Lizzi – di cui le famiglie devono essere informate. A queste condizioni il potenziamento dell’offerta verrebbe svilito compromettendo forse l’esistenza stessa delle scuole, che già soffrono» il forte calo demografico della montagna. «E gli studenti potrebbero prendere di nuovo la strada di Udine, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Se poi – si chiede Lizzi – la devoluzione delle competenze portasse i comuni solo a “fare muscoli” uno contro l’altro, senza una visione complessiva del territorio, chi se ne gioverebbe? Con le norme in vigore, i tagli andranno, ancora una volta, a incidere sulla qualità dei servizi».

Una risposta a “Carnia: dopo il tribunale ora le scuole di Tolmezzo, rischio accorpamento in un’unica realtà”

  1. Ma vogliamo renderci conto che Tolmezzo sta vivendo un crollo epocale: via Comunità montana, Tribunale, Assl3, Scuole autonome?
    Cominciamo a far emergere le responsabilità politiche di questo tracollo, dal Comune alla Regione???? Secondo me bisogna preoccuparsi seriamente per il futuro, soprattutto dei giovani, ma della complessiva offerta turistico-commerciale di tutta la Carnia, dove le presenze turistiche, a parte i week end, paiono essersi diradate, non solo per colpa della crisi generale.Io sono avvilito ed avverto come un senso di incertezza e di paura.

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