Carnia: invasione di topi in montagna, ora scatta l’allarme tra fobie e ciclicità

di  Gino Grillo.

Carnia e Tarvisiano infestati da topi. L’allarme è già scattato al servizio veterinario dell’azienda sanitaria 3 Alto Friuli, ma da qualche giorno anche la gente comune nei vari paesi montani si è accorta dell’invasione dei roditori. Molte le segnalazioni, in particolare da Paularo, Arta Terme, Forni di Sotto, ma per il servizio veterinario questo avvenimento data già da un paio di settimane ed interessa una zona molto vasta che va dalla Slovenia a Tarvisio sino a Belluno. Un vero esercito di topi che preoccuopa non poco. La Valle dell’Incaroio pare essere in questi giorni la più interessata a questo fenomeno. Si segnalano centinaia di topi nei campi, nei prati mentre in qualche stalla, hanno denunciato alcuni allevatori, i topi hanno invaso i locali dove si trovano le mucche, che oltre che a infastidirle, attaccano le tettarelle delle mungitrici automatiche. E con l’invasione crescono pure le fobie, che alcuni ritengono fiabe metropolitane, ma che mettono allarme. In particolare nella Valle dell’Incarojo circola la voce che i topi (e anche qualche specie di serpe) siano stati immessi nel territorio per strani esperimenti. I veterinari tranquillizzano affermando che gli elicotteri avvistati una quindicina di giorni fa non stavano seminando questi piccoli roditori, ma lanciavano esche contro la rabbia. Non mancano quanti pongono questa grande quantità di topi con i recenti avvenimenti tellurici. Ipotesi tacciate di infondatezza secondo Glauco Squecco dell’Ass 3 Alto Friuli: «Sono credenze che rischiano di farci ripiombare in pieno medioevo». In realtà si tratterebbe di un fenomeno ciclico, ma normale, che può accadere dopo un inverno non particolarmente freddo come quello trascorso. In questi casi il Mus musculus, il topo comune, che ha una vita breve, ma grandi e veloci capacità riproduttive, si può moltiplicare a dismisura. Alle notizie che i topi non sarebbero nostrani, Squecco replica che si tratta di comuni topi normalmente presenti nell’habitat dell’alto Friuli, Veneto e Slovenia «ma bisogna tener conto che esistono diverse sottospecie che non sempre sono visibili in situazioni normali, alla cittadinanza».

Una risposta a “Carnia: invasione di topi in montagna, ora scatta l’allarme tra fobie e ciclicità”

  1. aggiornamento del 28/06/2012
    di Gino Grillo

    Case invase da orde di topi in Val Pontaiba. Un evento già segnalato in diverse zone della Carnia e Tarvisiano, ma che qui si rivela più pressante in particolar modo nella case più a ridosso dei boschi e della campagna, rischiando di trasformarsi in una sorta di vera e propria pandemia. In una abitazione, di proprietà di Mirella Boschetti, i sorci hanno danneggiato i mobili causando danni per alcune migliaia di euro. «Sin dal 24 maggio – denuncia la donna – abbiamo rilevato un aumento sproporzionato di topi. Ci siamo rivolti al Comune e all’Azienda sanitaria 3 a Tolmezzo, ma senza ottenere una soluzione al problema». La signora alcuni giorni addietro, dopo avere eseguito lavori di giardinaggio, rientrata a casa trovava una ottantina di topi alloggiati comodamente nei due sofà. Inorridita da tale vista, non si è persa d’animo e dopo aver denunciato la presenza di questi animaletti alle autorità, si è provvista di scopa e veleno e ha tentato di disinfettare la casa. «Tra quelli che ho ucciso personalmente, e quanti invece sono stati presi dai miei 5 gatti e 2 cani, sono oltre 100 i topi che infestavano la mia casa». Ma l’attacco non è ancora finito: i topi si sono ripresentati a gruppi di alcune decine nei giorni successivi, inducendo la donna a rivolgersi direttamente all’Ass Alto Friuli. «Al telefono sono stata trattata male – denuncia la donna – non accetto quale risposta non possiamo farci niente, faccia come faccio io, prenda la scopa e li butti fuori». «Si tratta di una situazione eccezionale che richiede soluzioni eccezionali da parte di chi preposto alla salute pubblica». Del fatto è a conoscenza anche il sindaco Maurizia Plos. «Abbiamo informato di questa eccezionale presenza di topi in paese l’Ass 3, ma ci è stato risposto, come a tutti gli altri Comuni, che l’Azienda sanitaria non può intervenire in quanto non si tratta di ratti». Per una disinfestazione il Comune ha interpellato una azienda privata: «Ci hanno risposto che senza l’ok dell’Ass non possono intervenire». Plos ammette che non si tratta di una situazione normale. «C’è una proliferazione abnorme di topi, occorre fare qualcosa. Il municipio è la prima istituzione cui si rivolge il cittadino in questi casi,e non sappiamo cosa rispondere». «L’Ass ci ha solo informati che questa sovra popolazione è destinata a risolversi da sola (i topi si autoregolerebbero) e che dobbiamo imparare a convivere coi cambiamenti che si stanno verificando».

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