Carnia: la risposta della Regione agli operatori turistici, «La Carnia ora si svegli»


di Alessandro Cesare

Deve essere il territorio a farsi parte attiva in chiave turistica, proponendo alla Regione quegli eventi che meritano di essere finanziati e pubblicizzati. Ne è convinto l’assessore regionale al Turismo Federica Seganti, che, intervenendo sulle perplessità sollevate dalla rappresentante di Confcommercio Carnia, Paola Schneider, precisa: «Dobbiamo promuovere ciò che arriva dal territorio, e proprio per questo, in Carnia come nel Tarvisiano, abbiamo due rappresentanti d’area, Francesca Bruni e Maurizio Dünnhofer, che hanno il compito di fare da collegamento con Turismo Fvg. Spetta a loro raccogliere gli input che arrivano dagli operatori del territorio e segnalarceli. Ci sono però Consorzi ed enti più attivi nel rapporto con la Regione, ed altri che vanno sollecitati continuamente. Noi forniamo gli strumenti per promuovere e valorizzare un prodotto o un servizio, gli input e le segnalazioni, in ogni caso, devono giungere dal territorio». L’assessore è poi entrata nel merito delle accuse sollevate da Schneider: «Non mi risulta che la montagna sia avulsa dai grandi progetti, come dimostrano eventi quali la Coppa del Mondo di sci femminile, il Giro d’Italia, il No Borders o l’Ein Prosit. Nonostante il periodo di difficoltà e i tagli subiti pari a circa il 70% – prosegue Seganti – al territorio montano abbiamo confermato i fondi degli anni scorsi, senza effettuare tagli ai Consorzi turistici. Va evidenziato però, che la Regione è stata costretta a spendere 3 milioni di euro per ripianare i buchi causati dalle gestioni precedenti nel bilancio di Promotur, risorse che avrebbero potuto essere destinate al comparto turistico». Detto questo, l’assessore Seganti è consapevole che si possa migliorare ancora nella gestione turistica della montagna: «È indispensabile rimboccarsi le maniche e dar vita ad eventi che al di là della veicolazione dell’immagine del nostro territorio, come avvenuto ad esempio con la Coppa del Mondo di sci, riescano anche ad attirare flussi turistici in loco. Per ogni proposta comunque – conclude – la mia casella di posta elettronica è sempre disponibile». Sull’argoimento dicono la loro anche due consiglieri regionali carnici, Luigi Cacitti ed Enzo Marsilio. «Le risorse destinate alla montagna dalla Regione non sono poche – afferma Cacitti –. Basti pensare ai 21 milioni di euro messi a disposizione attraverso il bando per gli Alberghi diffusi. Chiaro che si potrebbe fare di più, ma la Regione deve fare i conti con i tagli subiti e con la crisi. Di certo – conclude – l’attenzione rivolta alle località di mare è pari a quella riservata al territorio montano». Marsilio invece, punta il dito sul fatto che la Regione non abbia ancora espresso un progetto turistico di ampio respiro: «Si procede a vista, senza una programmazione organica caratterizzata da alcuni temi principali. Purtroppo eravamo abituati bene quanto esistenza l’Azienda di soggiorno, che era in grado di gestire una rete di progetti di grande livello, sia sotto il profilo culturale che storico ed artistico, in grado di creare movimento turistico».


2 Risposte a “Carnia: la risposta della Regione agli operatori turistici, «La Carnia ora si svegli»”

  1. Sotto certi aspetti ritengo che l'Assessore abbia ragione, la montagna, meglio la sua gente, deve svegliarsi e deve credere in un progetto che essa stessa deve proporre, attraverso i suoi Amministratori, attraverso le varie categorie economiche, attraverso le varie Associazioni, ma le si deve anche
    riservare il diritto di scegliere chi deve rappresentarla ai vari livelli politici.
    Le nomine che arrivano dall'alto il più delle volte tengono conto solo dell'appartenenza piuttosto che della competenza (purtroppo è successo
    sempre così e nessuno intende cambiare, come si trattasse di un "dogma"), ed i risultati si vedono, anzi, non si vedono ! Non è vbero, caro Marsilio, che all'epoca delle Aziende di Soggiorno le cose stessero meglio,
    c'era, ed è vero, più gente, più gente disposta a lavorare per il bene del proprio territorio ed a volte solo per la "gloria". Il numero di quelle persone si è ridotto al lumicino ed in qualche zona sono del tutto assenti, in altre invece, e Sutrio appartiene alla seconda fascia, ci sono e fanno bene, fanno bene a loro stesse ed al proprio paese (cito la Magia del Legno ed i Presepi9 che valgono molto di più di qualche "spot" pubblicitario.
    E altrettanto vero che le risorse finanziarie, con l'andar del tempo, si sono
    fatte sempre più carenti, cosicchè anche i propositi più nobili finiscono
    con l'essere mortificati. Credo che se risorse ci sono, anche se contenute, vadano destinate ai progetti più seri piuttosto che alle iniziative di amici e compagni !
                                                                     Tita De Stalis

  2.            Al primo commento inviato, mi preme però aggiungerne un secondo e riguarda la "panificazione" festiva nei centri turistici montani, negata
    , io dico, scioccamente, mentre è stata concessa a Grado e Lignano.
    Quale danno poteva derivare a qualcuno, alla Regione in primis, da una
    concessione che avrebbe dovuto essere "ovvia" ! Nessuno, perciò se
    veramente vogliamo fare qualcosa per il turismo montano, si facciano
    almeno le cose che non costano niente !
                                                                                   TITA DE STALIS

    07.07.2011

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