Carnia: Paluzza-Mosca, per Englaro una commessa da 400.000 € , così la crisi sta lontana

di Tanja Ariis.

Piccola impresa di Paluzza, nonostante il momento di crisi, conquista commesse importanti anche in Russia e diventa l’emblema di come anche le piccole aziende possano farcela, e pure brillantemente, anche in questo momento. Armando Englaro, imprenditore di Paluzza, ha appena fornito 49 mila mq di materiale per la realizzazione di pavimentazioni viniliche antistatiche modulari per uffici privati a Mosca per un importo di 400 mila euro. Ma non è finita qui perché se in questa prima fase Englaro ha fornito il necessario per le pavimentazioni di una delle due torri di uffici su 38 piani nella città moscovita, sono già a buon punto anche i contatti per la fornitura degli altri 20 mila mq della seconda torre già a inizio 2014. La cosa sorprendente è che l’impresa di Englaro, che qui fornisce la parte superiore a chi produce pavimentazioni modulari, ha avuto la meglio persino su una multinazionale tedesca, un gigante del settore che esce sconfitto nel confronto con la piccola impresa commerciale carnica, la “Moquettes Alto But”. Oggi nell’azienda, nata nel 1975, lavorano con Englaro il figlio, un magazziniere e due impiegate. All’inizio il responsabile dell’impresa era il fratello Beppino Englaro (padre di Eluana Englaro) che ha però poi preso altre strade. L’impresa ha iniziato la sua attività nei lavori di cantieristica nel settori scolastico ed ospedaliero (tuttora lavora all’ospedale di Udine), col tempo ha sviluppato anche il settore delle pavimentazioni in legno(nel 2011 ha anche inaugurato a Tolmezzo un negozio). L’azienda è stata capace di ritagliarsi fette importanti di mercato, in relazione alla sua dimensione, anche all’estero, operando in Austria, Germania e da oltre 25 anni anche in Russia. Ha lavorato molto e lavora tuttora anche con la Rizzani De Eccher. Ora opera bene anche con Croazia e Grecia, oltre che in Russia. L’impresa riesce ad ottenere utili annui anche di 500 mila euro, utili, sottolinea Englaro, che vengono in gran parte reinvestiti in azienda. Ma come può una piccola impresa commerciale ottenere simili risultati? Come può far fronte alle impetuose mareggiate di questa crisi che ingoia continuamente imprese? Con l’esperienza, la professionalità, i contatti assieme ad una grande attenzione per la qualità del prodotto e le nuove tecnologie, risponde Englaro, che sottolinea però anche come, in questo momento, sia importante tener d’occhio il rischio, optando per esempio nel suo caso per la fornitura del materiale, ma non per la posa in opera, a meno che non ci siano determinate garanzie o la possibilità di scindere i due momenti ed i due rischi, attraverso ad esempio, se si intravedono validi collaboratori, un’associazione temporanea d’impresa. Così il cliente ha il prodotto finale, il pavimento posato, e tu non incappi negli imprevisti che possono derivare dalla posa in opera. L’impresa di Englaro rappresenta inoltre due multinazionali nel settore dei pavimenti resilienti (gomma, pvc) e delle pavimentazioni in legno: diventa così competitivo azzerando i costi di intermediazione per la casa madre, che viene peraltro pagata subito.