Carnia: si spacciava per referente della Comunità montana e truffava gli esercenti, denunciato

 Vendeva spazi pubblicitari inesistenti, truffando in tal modo numerosi esercenti del territorio. Per questo un uomo di Socchieve   A.S., di 39 anni, e’ stato denunciato dai Carabinieri a conclusione delle indagini scaturite dalla segnalazione delle vittime del raggiro. L’uomo, spacciandosi per referente della Comunita’ montana della Carnia, aveva convinto molti commercianti a versargli somme danaro variabili da 60 a 100 euro per spazi pubblicitari su cartine geografiche della Carnia mai stampate.

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Una risposta a “Carnia: si spacciava per referente della Comunità montana e truffava gli esercenti, denunciato”

  1. Aggiornamento del 03/03/2012

    Gino Grillo dal MV di oggi

    Un 38enne di Socchieve è stato denunciato ai carabinieri della stazione di Villa Santina da alcuni commercianti della Carnia per truffa. Secondo le deposizioni rilasciate dai commercianti ed esercenti ai militari dell’arma, l’uomo, conosciuto in zona, si è recato nei giorni precedenti nei loro negozi e bar per chiedere una somma per propagandare la loro attività all’interno di alcune cartine geografiche raffiguranti il territorio montano carnico che il proponente chiariva far parte di un progetto della Comunità montana della Carnia. La denuncia, spiegano i carabinieri, è dovuta al fatto che detto progetto non si è mai concretizzato. Secondo un negoziante del posto, che non ha aderito all’iniziativa, il denunciato si era presentato nel suo negozio una decina di giorni fa, qualificandosi come collaboratore dell’ente sovra-comunale e aveva chiesto una somma dai 50 ai 100 euro, a seconda della grandezza dello spazio che ci si voleva riservare nel riquadro della cartina geografica. «Una consuetudine – ammette il negoziante – sono in molti a proporre progetti cartacei di vari tipo che ci chiedono di sponsorizzare le loro opere comperando, per cifre simili a quelle proposte dall’uomo di Socchieve, degli spazi pubblicitari da inserire all’interno di stampato, depliant, libretto o cartina che sia». Dario Zearo, amministratore provvisorio dell’ente carnico, ricorda di aver ricevuto, pochi giorni fa, una chiamata da un suo conoscente, esercente di Tolmezzo che gli chiedeva lumi sull’iniziativa. «Ero all’oscuro di quest’idea, non mi risultava di averla mai sentita nominare. Ho incaricato gli uffici dell’ente di verificare se l’iniziativa fosse stata partorita dal mio predecessore, Giovanni Battista Somma». La risposta degli uffici è stata tuttavia negativa. «Ho risposto scherzosamente all’esercente che mi aveva contattato per chiedermi informazioni: mi sa che quei 100 euro che gli hai dato sono da considerare un contributo». «Se organizza Zearo – aveva dichiarato l’esercente – partecipo sicuramente anche io». Una fiducia mal riposta, in quanto il rappresentante legale della Comunità montana della Carnia era all’oscuro di tutto. «Da qui quindi è partita la decisione di rivolgersi ai carabinieri per presentare la denuncia ai danni del socchievino».

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