Cercivento: la “provocazione” di Carniacque, il 18/04/11 in Municipio a prendere in carico le reti idriche


di Gino Grillo

Carniacque si presenterà il 18 aprile alle 10 al Comune di Cercivento, per prendere in carico le reti idriche. La lettera che annuncia la visita dell'incaricato è giunta nei giorni scorsi in municipio. Di vero e proprio "sequestro" parlano i comitati a sostegno dei comuni montani, al di sotto di 1000 residenti, che intendono mantenere a capo della municipalità la gestione delle acque. Gli stessi si sono dati appuntamento per il 18 aprile a Cercivento alle 9 "con coperchi, fischietti e cartelli" per protestare contro l'azione di Carniacque e a sostegno dei comuni. Intanto i sindaci dei tre comuni interessati hanno scritto al prefetto una lettera in cui chiedono un momento di riflessione delle parti anche in considerazione del fatto che Carniacque «non ha alcun titolo legale per questa presa in possesso contro la volontà delle amministrazioni comunali proprietarie e ricorrenti». Enore Picco consigliere regionale (Ln) da parte sua ha chiesto al presidente Tondo se «non ritiene opportuno sospendere la procedura di trasferimento della gestione del servizio idrico a Carniacque spa e se non sia giusto che Autorità d'ambito e Carniacque desistano nella loro azione verso i tre comuni" anche in considerazione della soppressione degli Ato»

Una risposta a “Cercivento: la “provocazione” di Carniacque, il 18/04/11 in Municipio a prendere in carico le reti idriche”

  1. aggiornamento del 10/04/2011

    Acque agitate in Carnia,
    timori nei tre comuni dissidenti

    di David Zanirato

    I sindaci che intimoriti da eventuali reazioni popolari allertano il Prefetto ed il Questore, i comitati che annunciano sit-in di protesta e lanciano l’idea dello sciopero delle bollette. Si fa sempre più arroventato il clima attorno alla vicenda dei tre sindaci “resistenti” di Ligosullo, Cercivento e Forni Avoltri, che stanno battagliando per poter continuare a gestire in economia il rispettivo servizio idrico.

    I tre primi cittadini il 4 aprile scorso hanno ricevuto l’intimazione da parte di Carniacque a consegnare fisicamente il 18 aprile prossimo le rispettive infrastrutture idriche e fognarie di proprietà comunale. “Ciò nonostante – scrivono i tre primi cittadini nella lettera inviata alle autorità competenti – siano ancora pendenti i ricorsi legali dei nostri Comuni al Tribunale superiore delle acque di Roma”.

     Dario De Alti, Manuele Ferrari e Giorgio Morocutti richiamano la Legge 42/2010 che ha previsto e la soppressione degli attuali Ato in tutta Italia e segnalano come sia “del tutto inopportuna ed intempestiva quindi questa iniziativa di Carniacque per questa “visita” di presa in consegna degli impianti comunali, che continuano pur sempre ad essere gestiti a norma di Legge dai nostri Comuni, con l’osservanza di tutti i requisiti igienico sanitari, sia nel rispetto dei limiti tabellari di Legge relativamente nei punti di scarico delle acque reflue urbane”.

     

    Carniacque “non ha alcun titolo legale per questa presa in possesso degli impianti – attaccano – contro la volontà delle Amministrazioni comunali proprietarie e ricorrenti, in quanto non rappresenta in alcun modo, né un Ente pubblico gerarchicamente superiore ai Comunì e costituzionalmente tutelato, né è soggetto esecutore di sentenza giudiziaria. Qualora Carniacque non dovesse desistere dal suo proposito di coattiva presa in possesso degli impianti comunali – concludono i sindaci – noi non possono escludere anche possibili disordini e manifestazioni di protesta della cittadinanza”.

     

    Da parte dei comitati sono già annunciate manifestazioni: “Come volevasi dimostrare – spiega Ira Conti, del Comitato Pas – gettata la maschera ecco la vera faccia dei privatizzatori dell'acqua: ottusa, rapace, arrogante e prepotente. Noi non ci dobbiamo arrendere”.

     

    Franceschino Barazzutti, del movimento Mont lancia la proposta di uno sciopero delle bollette di Carniacque: “Vanno toccati sui soldi. Vengano a staccare l'acqua a interi paesi, se hanno coraggio, ne verrebbe un bel caso nazionale e mediatico d'esempio anche per altre realtà”.

     

    Di questo tema se ne parlerà tra l’altro durante il convegno di sabato 16 aprile sulla gestione dell'acqua in Trentino, fissato per le ore 9,30 presso la sala della Comunità montana della Carnia a Tolmezzo.

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