Tarvisio: via al progetto dell’elettrodotto Eneco Valcanale con un collegamento di 9,5 Km

Elettrodotto Tarvisio-Arnoldstein 1 - Da sinistra: Gabriele Massarutto (Idroelettrica Valcanale), Renato Carlantoni, sindaco di Tarvisio, il sottosegretario Stefano Saglia e Gerhard Dörfler, Governatore della Carinzia

Nove chilometri e mezzo di collegamento, un investimento di 28 milioni di euro per realizzare la linea aerea di interconnessione Italia-Austria, tra Tarvisio e Arnoldstein, che è di 132 kv e consentirà di trasportare 160 Mw di energia. Ieri, nel centro culturale "Julius Kugy" di Tarvisio si è tenuta la cerimonia per la posa della prima pietra. «Un progetto simbolo che consente di guardare con ottimismo al grande mercato europeo dell'energia che ci auguriamo di realizzare in futuro e rappresenta un primato assoluto». Il primato assoluto di cui ha parlato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, consiste nel fatto che è la prima volta che la Commissione europea ha autorizzato un'azienda privata, la Eneco Valcanale  a sviluppare una linea area di interconnessione tra gli Stati europei in corrente alternata (merchant line). Saglia ha poi aggiunto che il progetto della Eneco incarna i tre pilastri della politica energetica europea, la sicurezza, la sostenibilità ambientale e la competitività, e rende dunque il Fvg un «battistrada nel panorama delle infrastrutture energetiche». Nel corso della cerimonia (erano presenti il presidente della Regione, Renzo Tondo, il governatore della Carinzia, Gerhard Dorfler, i sindaci di Tarvisio e Arnoldstein, Carlantoni e Kessler, l'ex presidente dell'Autorità per l'energia e il gas, Alessandro Ortis, il direttore esecutivo dell'Acer europea, Alberto Pototsching, l'assessore regionale De Anna e diversi consiglieri regionali) sono stati ripercorsi i passaggi del lungo percorso imprenditoriale ideato nel 2002 da Gabriele Massarutto, presidente della Idroelettrica Valcanale (presente con l'ad della società Stefano Podini) e dal 1984 promotore del Comitato "Senza Confini" del Coni. «Abbiamo capito che questa linea non era un'opzione, ma una necessità – ha detto Massarutto – grazie al consenso unanime e alla cooperazione delle popolazioni locali, delle associazioni ambientaliste e delle autorità dei sistemi elettrici italiano, austriaco ed europeo». Il nuovo elettrodotto (dovrebbe essere realizzato entro un anno) non sostituirà la linea a media tensione che collega tuttora le reti di distribuzione italiane con quella dell'austriaca Kellag, ma creerà una connessione diretta tra la rete di alta tensione di Terna e quella di Apg (Austrian Power Grid). Con l'impianto sarà finalmente cancellato quello che il sindaco Carlantoni ha definito «l'incubo black out» del territorio. Per Tondo l'infrastruttura è un esempio di tenacia e volontà di fare impresa. «Senza fili – aveva detto Ortis – non si va da nessuna parte, quindi ben vengano le interconnessioni, ma bisogna fare le reti interne anche per le energie rinnovabili. E qui ne avete da fare anche a sud di Somplago».