Comeglians: se la conferenza sulll’alimentazione nell’ambito scolastico non interessa (quasi) a nessuno

 

di Giuditta Di Piazza Comeglians  

Lunedì 27 febbraio 2012 nella sala “l’Alpina” di Comeglians, ho partecipato alla conferenza “Nutrire per educare” con l’intervento del dottor Roberto Pinton, esperto tecnico – economico nella distribuzione dei prodotti alimentari, che ha fatto il punto riguardo l’alimentazione nell’ambito scolastico e non soltanto. Recenti studi del Cro di Aviano hanno evidenziato che l’alimentazione è il secondo fattore di rischio per l’insorgenza di tumori e la nostra regione è tra quelle con il più alto numero di tumori per abitante a causa di abitudini di vita molto dannose, per essere allineata alle normative europee e nazionali. La legge 488/99 prevede che le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche facciano uso di prodotti biologici – cioè privi di sostanze chimiche e Ogm – e prodotti tipici a denominazione d’origine controllata. Qualcuno si è adeguato, ma non tutti. Nella realtà della Val Degano – Val Pesarina, l’unica amministrazione comunale che si è adeguata, almeno in parte, è quella di Prato Carnico. Mi trovo a scrivere perché la cosa che mi ha lasciata molto perplessa è stata la scarsa partecipazione dei genitori, considerato che i Comuni coinvolti sono 6 (Forni Avoltri, Rigolato, Comeglians, Ravascletto, Prato Carnico ed Ovaro) per un totale di circa 380 bambini, come pure delle amministrazioni comunali; presenti solamente il vice-sindaco di Prato Carnico e un consigliere del comune di Ovaro; e altrettanto scarsa la presenza degli insegnanti. Considerata l’importanza dell’argomento, i genitori, durante lo svolgimento della conferenza, potevano portare i bambini e, in una sala attigua, alcuni animatori li intrattenevano. La conferenza era l’occasione per conoscere norme (la nostra regione ha emanato a tal proposito la legge 15/2000), dati allarmanti o meno sull’alimentazione, situazione nazionale e regionale delle mense biologiche e come muoversi per richiamare l’attenzione delle amministrazioni sul problema “nutrire per educare” e per preservare la salute dei bambini oggi che in futuro saranno adulti sani. Mi ritengo una mamma che ha tutto l’interesse e la voglia di confrontarsi sul tema “salute dei bambini” ma allo stesso tempo mi chiedo come un argomento così importante, al di là di inutili e sterili polemiche, al di là di biologico sì-biologico no, interessi a un numero così esiguo di genitori?