Confartigianato Udine: basta proroghe al progetto rurale


E rivedilo una volta, e due e … tre, ecco che gli artigiani dicono stop: basta proroghe. Lo chiede Confartigianato Udine riferendosi al Psr, il Progetto di sviluppo rurale della Regione dopo che è stato prorogato per ben 3 volte a partire dal 19 maggio scorso, data di emanazione dei bandi. Il 31 dicembre è, infatti, scaduto il termine per la presentazione delle domande di contributo e Confartigianato Udine, che chiede una semplificazione delle procedure di accesso, auspica che questo sia il termine definitivo. In questo periodo – spiega il direttore di Confartigianato Udine Gian Luca Gortani – le imprese e le pubbliche amministrazioni hanno vissuto una situazione di rinvii ed incertezze che ha frenato in misura più che significativa le decisioni di investimento e la realizzazione di specifiche iniziative.<br />
Sono 127 le imprese artigiane attive nel settore delle attività boschive per l’84% concentrate nella provincia di Udine che svolgono anche un’importante funzione nella salvaguardia ambientale del territorio. Le domande di contributo sul Psr sono particolarmente complesse, richiedono l’intervento di professionisti, e hanno tempistiche di risposta fuori da ogni logica economica. I tempi lunghi per l’approvazione del Psr e le continue proroghe stanno rendendo impossibile ogni pianificazione degli investimenti e stanno creando una situazione di stallo nella quale le imprese, da un lato, aspettano risposte alle loro domande di contributo prima di procedere ad investimenti e, dall’altro, si relazionano con proprietari boschivi, pubblici e privati, che a loro volta aspettano dalla Regione delle risposte prima di avviare i necessari lavori di manutenzione.
Tutto questo, sommato alle difficoltà di mercato già esistenti per le aziende boschive ed agli stetti vincoli ambientali in cui operano, contribuisce a rendere sempre meno appetibile una professione già faticosa e poco remunerata eppure indispensabile per una corretta gestione del patrimonio boschivo della nostra regione che contribuisce in modo importante anche nella tutela idrogeologica del territorio. Speriamo che con il 31 dicembre si chiuda il ciclo delle proroghe e che si possa dare risposte veloci e certe alle imprese. Il Psr ha scelto di sostenere in particolare progetti integrati e di filiera. E’ una politica condivisibile in linea di principio, ma nella realtà dei fatti, questo tipo di approccio mette il tessuto produttivo, poco abituato a ragionare in questi termini, in difficoltà.