Dampyr: la storia di questo numero è ambientata in Friuli

Dampyr si è affermato nel corso degli anni come una delle migliori testate di casa Bonelli, sia per il livello narrativamente alto delle storie che per la cura attenta alla coerenza di ambientazione e sistema dei personaggi. La creatura di Boselli ha recuperato negli anni parte dell’eredità perduta del primo Dylan Dog riuscendo a contestualizzarla in uno sfondo più adulto e costante.

Sinossi: nella laguna di Grado è avvenuto il ritrovamento del salterio appartenuto al musicista Giorgio Mainero, padre Alvise ritiene si possa trattare del “Psalterium Dyaboli” e Caleb consiglia ad Harlan di accorrere in aiuto del religioso. In un Friuli algido e tetro il dampyr e i suoi compagni si troveranno a fronteggiare le Agane, misteriose creature orrorifiche evocate dal suono dell’antico strumento.

La genesi di questo ultimo numero di Dampyr è particolarmente complessa: il soggetto nasce da un’idea di Mario Fagella ( autore de I Massacratori delle Ande e Danza con la Morte) che, a causa della sua prematura scomparsa, non era riuscito a portarlo in opera; Mauro Boselli ne ha dunque terminato l’ideazione e composto la sceneggiatura con magistrale accuratezza.