Fagagna: muore a 11 anni colpito da una malattia rarissima dal decorso fulminante

jacopofoto e articolo
dal MV di oggi

Era una giovanissima promessa dello sci, un bravo scolaro, un amico a cui tutti i compagni della prima media sezione sport di Feletto si erano subito affezionati, ma una malattia fulminea non gli ha lasciato scampo: Jacopo Cautero, 11 anni, residente a Fagagna, è morto lunedì a Trieste, dove era ricoverato da alcuni giorni.
La famiglia ha acconsentito al dono degli organi
Jacopo, che lascia i genitori Sergio e Monia Zambon e una sorellina, abitava a Villaverde in via dei Gelsi, ma frequentava la scuola media di Feletto proprio perchè lo sport era per lui un impegno importante e appassionante. Era iscritto al Cimenti Sci club di Tolmezzo, di cui papà Sergio è vicepresidente, con il quale partecipava agli allenamenti e si preparava a un futuro agonistico di alto livello.<br />
Ma il destino ha deciso diversamente: domenica 5 dicembre Jacopo, che fino a due giorni prima si era regolarmente allenato, ha avuto un improvviso malessere, che si è rapidamente acuito tanto da indurre i genitori a portarlo in ospedale a San Daniele, da dove il bambino, che prima era sempre stato bene, è stato trasferito al Burlo di Trieste. La situazione nel frattempo si era ulteriormente aggravata (il piccolo, per un complicanza rarissima, è entrato in coma), e neppure un intervento all’ospedale di Cattinara è valso a salvargli la vita. Lunedì a mezzogiorno è partito il periodo di osservazione al fine dell’espianto, e i suoi organi sono così stati donati. Il fegato, trasportato nella notte in elicottero, è andato a Torino, dove ad attendere il trapianto c’era un bimbo.
Alla famiglia Cautero – la mamma è originaria di Budoia, nel Pordenonese, il papà è di Povoletto – si è subito stretta la comunità scolastica di Feletto e quella sportiva dello sci carnico e del comitato Fisi Fvg, con il presidente Manuele Ferrari e tutti gli sci club. Jacopo, come detto, era un promettente giovanissimo atleta, che lo scorso anno si era piazzato al quinto posto nella classifica finale del circuito regionale Cuccioli.
In questi giorni oltre ai genitori anche il suo attuale allenatore, nel tentativo di risvegliare le reazioni cerebrali del bambino, si era prodigato trascorrendo ore accanto a lui e parlandogli, ma purtroppo non è bastato.

Feletto, nella scuola media a indirizzo sportivo che Jacopo aveva iniziato a frequentare da pochi mesi, la notizia che il compagno, a cui tutti erano affezionati, non sarebbe più tornato in classe è giunta ieri mattina, ma i ragazzi della prima già da giorni sapevano che una malattia rara e improvvisa lo aveva colpito lasciando ben pochi spiragli di speranza. I compagni avevano voluto allora scrivere a Jacopo i loro pensieri e dedicargli i loro disegni, che la scuola ha consegnato ai genitori. E loro li avevano portati a Trieste per leggerglieli, sperando che quei messaggi potessero sortire un effetto sul loro bambino.
Jacopo, che la dirigente scolastica Gloria Aita descrive come «bambino solare, positivo, disponibile» è stato sempre nei pensieri della classe, che anche in gita a Nova Gorica, venerdì scorso, ha parlato costantentemente di lui, e ha pregato per lui. «Sono tornata oggi (ieri per chi legge, ndr) a parlare con i ragazzi, che con le loro insegnanti avevano già affrontato l’argomento – aggiunge la dottoressa Aita – e ho spiegato che la cosa più importante ora è stare uniti, nel ricordo di Jacopo e di tutti i momenti belli vissuti insieme». La scuola ha messo a disposizione delle famiglie che ne sentissero la necessità anche il servizio di consulenza psicologica.
Il dolore di questa vicenda ha toccato anche la grande famiglia dello sci, una galassia di club che durante la stagione si ritrovano sulle piste in occasione delle gare. Ed è tanto più atroce perchè è il volto sorridente di un bambino quello che i coetanei, le loro famiglie e i loro allenatori non troveranno più.
Tutta la famiglia dello sci club Cimenti di Tolmezzo, in particolare, sentirà la mancanza di Jacopo, ha detto ieri il presidente Romano Lepre, che ha seguito con grande partecipazione la vicenda del piccolo sciatore. Così come hanno fatto gli allenatori, che ora stanno pensando a come ricordarlo assieme a quelli che sono stati i compagni di Jacopo in tanti allenamenti sulle piste innevate. «Era davvero un bambino sorridente, sempre partecipe. Ci mancherà» lo ha ricordato Nicola Basso, che è stato suo allenatore per oltre un anno. Ora tutti attendono il momento per salutarlo, la data del funerale potrebbe essere venerdì, ma per oggi è attesa la conferma

Una risposta a “Fagagna: muore a 11 anni colpito da una malattia rarissima dal decorso fulminante”

  1. aggiornamento del 17/12/2010

    Saranno celebrati oggi alle 15 nella chiesa di San Giacomo a Fagagna i funerali di Jacopo Cautero, il bambino di 11 anni stroncato da una rarissima malattia. Il bambino che risiedeva in via dei Gelsi a Villaverde con la sua famiglia e che aveva sempre goduto di ottima salute aveva improvvisamente accusato un malore il 5 dicembre a causa del quale era stato ricoverato in ospedale a San Daniele dove i medici, resisi conto della gravità della situazione, ne avevano deciso il trasferimento al Burlo Garofalo di Trieste. Purtroppo, nonostante le cure, Jacopo ha dovuto arrendersi. Ricordato da tutti come un bambino altruista, rispettoso e sorridente, Jacopo continuerà in qualche modo a vivere e non solo nel ricordo di quanti gli volevano bene: i genitori, in un gesto di grande generosità, hanno acconsentito infatti alla donazione degli organi.
    La scomparsa del bambino ha gettato nello sconforto oltre ai suoi familiari l’intera comunità di Fagagna e tutto l’ambiente sportivo dello sci club Cimenti di Tolmezzo al quale era iscritto e nel quale il padre ricopre il ruolo di vicepresidente: Jacopo aveva frequentato la scuola dell’infanzia e la scuola elementare a Fagagna e ora frequentava la prima classe sezione sport della scuola media di Feletto. Con gli sci ai piedi aveva già ottenuto diversi successi per i quali era considerato una giovanissima promessa dello sci. Tutti nei giorni scorsi avevano pregato per lui: a Fagagna, in chiesa e nella cappella delle suore di Maria Bambina, si erano tenute delle veglie di preghiera alle quali avevano partecipato tanti bambini con le loro famiglie e le insegnanti. Oggi pomeriggio dunque in tanti si raduneranno nuovamente tra le navate della chiesa di San Giacomo per stringersi al grande dolore dei familiari- mamma Monia originaria del Pordenonese, papà Sergio originario di Povoletto, la sorellina minore e gli altri parenti- per l’ultimo saluto a Jacopo Cautero. Al termine della cerimonia funebre la salma del bambino verrà condotta in obitorio per la cremazione. I familiari hanno espresso la volontà di preferire ai fiori opere di bene.

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