Forni di Sopra: abbraccia don Linus Pingal Ekka, il prete venuto da lontano

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di Gino Grillo

Forni di Sopra da ieri ha un nuovo parroco, don Linus Pingal Ekka. Un prete che giunge da terre lontane, grazie all’interessamento di Luigino Antoniacomi, già sindaco del paese, che collabora con la fondazione Fratelli dimenticati che opera anche in India. Tramite la fondazione, Antoniacomi, quando era sindaco, ha fatto arrivare in paese alcune suore, sempre dall’India che ancora oggi sono ospiti del Comune nella casa per anziani di Vico. Dopo la morte di padre Renzo Bon in febbraio, a fungere da sacerdote è stato don Mario, una missione a termine la sua, in attesa di questo sacerdote venuto da lontano. Le vocazioni in paese languono: dopo il vescovo Fortunato De Santa, a cavallo fra ’800 e ’900, l’ultimo sacerdote fornese è don Ugo Lozza.
 Il vescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato ha nominato vicario parrocchiale di Santa Maria Assunta di Forni di Sopra don Linus Pingal Ekka, un sacerdote indiano di 50 anni che ieri ha preso possesso della sua parrocchia con una messa concelebrata con il vicario generale Guido Genero e i parroci di Forni di Sotto, don Aldo Lenarduzzi e di Ampezzo don Pietro Piller. La comunità ha accolto il nuovo parroco nella chiesa di Cella con una messa cantata dalla Schola Cantorum del paese e accompagnata dai bambini delle elementari con canti e musica. L’ex sindaco Luigino Antoniacomi e il Vicario Guido Genero hanno presentato il nuovo parroco: studente in teologia a Roma nel 1988, quindi di nuovo in Italia e la nomina di sacerdote nel 1993 in India. Qui ha prestato la sua opera come parroco e rettore di alcuni seminari. Nel 1998 don Linus rientra a Roma per completare il suo dottorato in diritto canonico e quindi di nuovo in India quale rettore di un seminario e insegnante di diritto sino alla chiamata a Forni di Sopra. Don Linus, che parla bene l’italiano, ha esordito ringraziando tutti per quanto hanno fatto per farlo giungere a Forni di Sopra. «Ringrazio i fornesi – ha detto – qui mi sento nella mia casa». Poi ha ringraziato Luigino Antoniacomi che lo ha invitato a Forni di Sopra e ha collaborato nel disbrigo delle pratiche burocratiche per l’arrivo in Italia. Un ringraziamento è andato pure alla fondazione “Fratelli dimenticati”, con la quale collabora Antoniacomi e che è stata il tramite per l’arrivo in Italia. «Siete gente buona e cordiale, rimango a vostra disposizione per aiutarvi – ha detto il sacerdote –. Sentitevi liberi di venire da me sempre». Poi ha catturato un applauso: «Sono però un essere umano e posso sbagliare. Se sbaglio aiutatemi dicendomelo, io sono aperto a correggermi». Quindi la messa durante la quale alcune bambine hanno consegnato dei doni al nuovo pastore.