Forni di Sotto: nel Colorado della Carnia tra boschi, ghiaioni e fienili

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di Gino Grillo.

Fra le proposte del Cai, il sentiero naturalistico Cueste Baton rappresenta un must per tutti gli amanti delle escursioni in montagna e della geologia. La zona presenta tratti molto interessati, rocce sedimentarie che si tingono di diversi colori, un piccolo habitat che ricorda i canyon del Colorado in America. Il sentiero, inaugurato un paio d’anni fa, si snoda in quota fra le pendici del monte Ranculin e i pascoli di Fantigneles, con un alto tasso di wilderness. Sul percorso il Cai locale ha predisposto una segnaletica con tabelle poste in apposite stazioni che spiegano le caratteristiche dell’ambiente che si sta osservando, illustrando quali specie di fauna e flora si possono incontrare durante la gita. Per raggiungere Cueste Baton si prende la strada che porta al cimitero e che prosegue su strada sterrata fino a fienili Chiampì (916 metri) dove si può parcheggiare; si segue poi il segnavia Cai 214 sino a un casolare oltre il quale si prende quota aiutati da opere di sostegno e rinforzo del terreno friabile. Si prosegue verso l’interno della valletta del rio Chiaradia sino a fienili Preson (1.359) caratterizzata da ruderi di vecchie costruzioni. Qui si devia a sinistra seguendo le indicazioni per Cueste Baton imboccando il segnavia 212a. L’itinerario prosegue nel bosco dove si può apprendere l’evoluzione del terreno, dai vecchi pascoli in boscaglia. L’itinerario, ad anello, porta sino a Cueste Baton a quota 1.731, sulle pendici dei ghiaioni del Monte manculin dove sussistono i resti di due antiche casere. Magnifica la vista sulle vallate sottostanti, sulle Dolomiti, sulle Prealpi carniche e sulla val Tagliamento. La zona è caratterizzata, oltre che da boschi di abeti che si innalzano sino raggiungere le maestose cime dei monti circostanti, da spettacolari fenomeni geologici con rocce e campanili striati di multicolori depositi di sabbia di milioni d’anni fa quando la zona si trovava in fondo a un mare tropicale. L’escursione è possibile tutto l’anno, ma presenta alcuni tratti per esperti. Inoltre ancora oggi lungo il percorso si possono trovare tratti innevati, anche nei punti più scoscesi, per cui si consiglia di assumere informazioni al Cai locale (0433-87013 bar Alle Alpi) o chiedere la presenza di guide alpine all’Asca allo 0433-466446.