Friuli: Ducato in campo contro chi demonizza il vino

dal MV di oggi

La crisi costringe enti e istituzioni a rivedere i conti e a tagliare i contributi in favore di eventi e manifestazioni senza risparmiare nemmeno quelle più importanti come Friuli Doc? Niente paura. Per sostenere la kermesse enogastronomica più apprezzata dai friulani scende in campo il Ducato dei vini che proprio in occasione della festa in programma dal 16 al 19 settembre, raccoglierà le prime adesioni al “Comitato ducale per il sostegno di Friuli Doc”. Sì, avete capito bene
Per fare in modo che Friuli Doc possa mantenere inalterata nel tempo la qualità dell’offerta, il Ducato ha deciso di dare vita a un comitato permanente aperto a tutti con l’obiettivo di sostenere economicamente e non solo l’amministrazione comunale e quindi Friuli Doc. In via Mercatovecchio, nella “casetta” del Ducato, sarà possibile aderire al comitato acquistando con un’offerta libera il bicchiere del Ducato dei vini friulani insieme a una sacchetta gialla che permetterà di gustare i tanti vini di eccellenza di Friuli Doc sempre con il proprio bicchiere. Oltre a raccogliere le prime adesioni al Comitato, in tutti e 4 i giorni della manifestazione, il Ducato continuerà la sua battaglia per educare i giovani al bere e al mangiare. Sono tantissimi i corsi e le degustazioni organizzati dal Ducato per insegnare ai ragazzi come si gustano e si abbinano i vini. «Solo così – dice il giornalista Piero Villotta, da alcuni anni alla guida del Ducato – ci si potrà opporre alla campagna di demonizzazione del vino e controbattere la tendenza di alcuni giovani a farne un uso sconsiderato». Insieme alla segretaria del Ducato, Claudia Jannis Jesu, Villotta ha consegnato il primo bicchiere del comitato al vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Vincenzo Martines che ha apprezzato particolarmente l’iniziativa, ennesima testimonianza del grande affetto che circonda Friuli Doc.<br />Una curiosità: tutti i bicchieri del comitato hanno un’origine comune visto che sono stati recuperati dalle soffitte di villa Manin dai vigili del fuoco impegnati nella messa in sicurezza dell’edificio.