Compie cento anni il pignarul di Billerio della “Roche dal predi”, nel comune di Magnano in Riviera, anche se la tradizione dei falò epifanici si perde nella notte dei tempi. A mantenere viva una tradizione tanto bella, che unisce per settimane, gomito a gomito, giovani e anziani nell’opera di costruzione della pira è la Pro Billerio, presieduta da Sergio Gallantini, con il supporto di tantissimi volontari. C’è Pietro Morsano “Nino”, che ha compiuto 80 anni proprio ieri e che il pignarul lo costruisce da quando era un bambino; ci sono Franco Lugano (69 anni), Silvano Del Medico (classe 1942), Otmar Del Medico (classe 1947, e ci tiene a ricordare che è del segno zodiacale dello scorpione), Giuseppe Berini (classe 1941), Matteo Mioni (classe 1940), Valentino Croatto (del ’36) e Valentino Del Medico (del ’43). Con loro e tanti altri abitanti di Billerio ci sono tre giovani leve: Michele Mione (26 anni), Fabio Gallantini (19 anni) e Ares Zamparo (15 anni). Il gruppo lavora da Natale al 6 gennaio ogni giorno, con il solo supporto di un’Ape Piaggio, di funi e di accette. «Quest’anno, con la manovra Monti – dicono i pignarulars facendosi due risate – il falò sarà molto più basso del solito. C’è la crisi». In realtà la pira svetta alta come sempre: il “medili” cioè il tronco centrale che sorreggerà tutta la pira, è alto 15 metri. In punta rami di alloro, perché il fuoco, bruciandolo, purifichi l’area e le campagne, ma anche gli uomini. Come da antica tradizione di dare fuoco a erbe medicinali e odorose tra Natale e l’Epifania. «Questo – spiegano i costruttori – è un pignarul fatto sul modello della “mede”, cioè come una volta si impilava il fieno perché si mantenesse asciutto per tutto l’inverno. Allora si raggiungevano i covoni d’inverno con le slitte, perché la neve era sempre presente e alta sulle nostre colline». In questi giorni, a Billerio, nell’area festeggiamenti che sorge sul declivio adiacente la chiesa, fervono i preparativi per la notte del 6 gennaio.
A Colloredo di Monte Albano ancora iniziative natalizie, promosse dal Comune insieme alle scuole e alle associazioni, . Dopo l’allestimento dell’albero di Natale davanti al castello, decorato con entusiasmo dai bambini della primaria, arriva l’appuntamento con i pignarui il 6 gennaio. L’accensione delle pire epifaniche sarà anticipata dal tradizionale “Concerto per un anno” che avrà luogo giovedì prossimo alle 20.30 nel Centro polifunzionale di Mels: si esibiranno la Banda Filarmonica di Mels, il Coro parrocchiale di Caporiacco, il Gruppo corale di Mels e il Gruppo corale di Colloredo-Lauzzana. Venerdì, quindi, si accenderanno i falò epifanici a Codugnella, di Caporiacco e a Colloredo di fronte al castello. Ma non è tutto: sabato 7 alle 20 appuntamento con la “Lucciolata – Via di Natale” (partenza dalla piazza di Colloredo e arrivo al presepe di Ara); i fondi raccolti saranno devoluti alla casa “Via di Natale” di Aviano