FRiuli: i comuni di Cussignacco e Pozzuolo contro la discarica proposta da Friulambiente spa

L’amministrazione comunale di Pozzuolo ribadisce il no alla discarica Modoletto, prevista nella bozza di Piano industriale connesso al progetto di fusione fra Net e Csr. E anche i comitati locali per l’ambiente promettono battaglia. «Manteniamo una posizione di contrarietà – dice il sindaco, Nicola Turello -: la zona a sud di Udine è già vessata da gravi problematiche, non è il caso di aggiungere altro, a peggiorare l’impatto ambientale». L’impianto, proposto da Friulambiente spa (società che accorperà l’udinese Net e Consorzio smaltimento rifiuti di San Giorgio di Nogaro), destinato ad accogliere i sovvalli di entrambi i bacini, si trova ai confini con il territorio di Pozzuolo. Anzi, nel progetto di massima si prevedeva la deroga circa la distanza della discarica da Zugliano  insufficiente secondo la norma. Assenso cui l’esecutivo di Pozzuolo non pare proprio disposto. La località è gravata dalla presenza dell’impianto di compostaggio di via Gonars, che per anni ha riversato miasmi su Zugliano.<br />
L’area ex Cogolo, dove non decolla il previsto maxi centro commerciale CoopNordest, è sempre una spina nel fianco del territorio comunale, che non ne vede la riconversione né la bonifica dei residui di lavorazione della conceria abusivamente interrati, contenenti cromo. Per non parlare della discarica esistente, proprio in località Modoletto, su cui è in corso un contenzioso legale tra Comune e amministrazione del fallimento Cogolo. Entrambi problemi con soluzione onerosa a molti zeri.
Se il sindaco di Pozzuolo esprime il dissenso con toni istituzionali, molto meno formali sono le proteste del comitato locale, rappresentato nel Cordicom. «Se si farà quella discarica, a Cussignacco scoppierà un Vietnam» minaccia Luciano Zorzenone. Il quale così ripercorre le fasi della sua inascoltata preoccupazione: «Mi hanno trattato da terrorista quando ho reso noto che c’era un progetto di discarica a Cussignacco. Quando ho avvertito che Net e Caveja, società di cavatori proprietaria dell’area, avevano stipulato un contratto per realizzare l’impianto, lo si è millantato per inefficace. Ora eccoci qui di nuovo: a parole si rassicura che non c’è nulla, in pratica le cose vanno avanti eccome».
«Ci mobiliteremo in maniera pesante – ripete Zorzenone – e raccoglieremo fondi, ma non per volantini. Contatteremo le sedi istituzionali, in primis la Regione. E la Provincia, cui attiene la questione rifiuti, dov’è?».