Friuli: il comitato 482 lancia l’allarme, L’Arlef sta cambiando lo statuto

Il Comitato 482 lancia l'ennesimo allarme sul futuro delle politiche per la tutela della lingua Friulana. Dalle preoccupazioni per il blocco delle trasmissioni RAI in marilengne, all'iter della LR 29/07 sostanzialmente bloccato per la mancata adozione di qualsivoglia regolamento attuativo, al mancato stanziamento delle risorse per l'insegnamento della lingua friulana nelle scuole, ora segue una sorta di "cortocircuito" interno dell'ARLEF (Agenzia regionale per la lingua friulana) a suon di modifiche allo statuto "all'isaputa del Comitato tecnico scientifico".  Nel continua a leggere la sintesi del comunicato del comitato 482

Il Consiglio di amministrazione dell'Agenzia regionale per la lingua friulana (Arlef) modifica lo Statuto e il Comitato 482 lancia l'allarme: «Sono le premesse per smantellare la politica linguistica e subordinarla alle logiche di partito». A preoccupare il sodalizio, che riunisce una trentina tra enti e associazioni delle minoranze linguistiche della regione, è la procedura attuata, «l'operazione è avvenuta all'insaputa del Comitato tecnico scientifico» che nell'Arlef ha il compito di individuare e decidere gli indirizzi di politica linguistica riguardanti il friulano, ma soprattutto il contenuto delle modifiche. Se le proposte avanzate saranno ratificate dalla Giunta regionale, si sostiene, «vengono completamente cancellate tutte le funzioni relative al Comitato scientifico». In altre parole, puntualizza il Comitato 482, «l'organismo scientifico diventerebbe un semplice organo di consulenza del Cda, organo politico e non competente in fatto di politica linguistica». In merito alla marilenghe ieri è intervenuto anche il Comitato per l'Autonomia del Friuli. Per quanto riguarda il friulano a scuola, «basta rinvii», ha detto all'indirizzo della Regione. Circa la presenza in Rai, considera il nuovo contratto di servizio «un'ennesima violazione della legge 482».