Friuli: il consigliere regionale Ciani lascia il Pdl, Tondo si dice tranquillo (aggiornato)


Non sono solo le questioni e le votazioni romane a tenere banco nella politica regionale in queste ore. La notizia di oggi, mentre è in corso la riunione a Trieste del Consiglio  per votare la finanziaria regionale, è che il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, Paolo Ciani, lascia il Popolo della Libertà. La decisione e' stata resa nota stamani in una nota.  ''Prima di conoscere quello che accadra' al Senato ed alla Camera – ha scritto Ciani nella nota – nel pomeriggio, in sede di dibattito in Consiglio regionale, faro' delle comunicazioni attinenti alla mia uscita dal Pdl''. Da settimane in Consiglio regionale si parlava di una possibile adesione di Ciani, ex An, gia' vice presidente della Regione e assessore regionale all'Ambiente, al Fli, al quale, pero', il consigliere non ha fatto cenno nel comunicato.<br />

aggiornamento h. 14.30

"Sul quadro regionale non ho preoccupazioni". Lo ha dichiarato all'AGI il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo a margine dei lavori dell'aula consiliare, dedicati da stamane all'esame della Finanziaria, subito dopo il voto di fiducia al Senato.
  Riferendosi all'uscita dal Pdl del consigliere Paolo Ciani, che sara' ufficializzata in giornata, "sono tranquillo – ha aggiunto Tondo – perche' Ciani mi ha assicurato il suo appoggio. Tondo ha anche commentato la fiducia ottenuta dal Governo. "Mi pare che i numeri sono molto buoni, era previsto.

aggiornamento delle 17.30

Il consigliere ex An, Paolo Ciani, lascia il Pdl ma non approda a Fli, com'era nelle previsioni, ma al Gruppo Misto. Si tratta, comunque – come egli stesso ha fatto intendere, intervenendo nel dibattito sul bilancio -, di ''un passaggio obbligato per una diversa scelta futura.

''Parlando in nome ''dell'onesta' intellettuale'', Ciani ha affermato ''che non tutto cio' che e' stato fatto da questa maggioranza e' meraviglioso, non tutto il programma e' stato rispettatto''.

''Riforme istituzinali mancate, non chiuso il contratto dei dipendenti del pubblico impiego, alcune leggi raffazzonate, non sono state date al territorio – ha concluso Ciani – le gradi risposte attese, tra cui quelle di chi habisogno di poter pagare il mutuo per la prima casa o i giovani in cerca di prima occupazione''.