Friuli: Kosic e De Anna nel Comitato esecutivo dell’Assemblea delle Regioni d’Europa

Vladimir Kosic nuovo presidente del Comitato Salute e Politiche sociali, Elio De Anna confermato componente del Comitato esecutivo. L'Assemblea delle Regioni d'Europa, riunita oggi a Istanbul, in Turchia, ha proceduto all'elezione dei suoi nuovi vertici, riaffidando la presidenza a Michele Sabban, vicepresidente della Regione dell'Ile-de-France, ed attribuendo prestigiosi incarichi ai due esponenti della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. La rappresentanza italiana in seno all'ARE e' completata dal presidente dell'Abruzzo, Giovanni Chiodi, che e' il nuovo vicepresidente dell'Assemblea, assieme a Johanna Milk-Leitner, del Land Bassa Austria.
 

L'Assemblea delle Regioni d'Europa e' una organizzazione di cui fanno parte oltre 270 Regioni di 33 Paesi dell'area del Consiglio d'Europa, e dunque comprende anche territori al di fuori dell'Unione Europea. I diversi incarichi avranno la durata di due anni. De Anna entro' a far parte del Comitato la prima volta due anni fa, durante i lavori dell'ARE che si tennero a fine 2008 a Tampere in Finlandia.<br />

Sia l'assessore regionale alla salute, Kosic, peraltro presente a Istanbul, che l'assessore ai rapporti internazionali De Anna, hanno espresso il proprio compiacimento per la designazione in questo importante organismo internazionale. Un'indicazione che ''offre un nuovo stimolo per continuare a portare avanti l'interessante lavoro svolto sino ad oggi e dunque di stringere nuove relazioni che possano essere proficue tanto per il Friuli Venezia Giulia quanto per le altre regioni d'Italia che ne fanno parte'', ha detto Elio De Anna.

''La nomina nell'ARE di ben due esponenti della nostra regione, ha dal canto suo affermato l'assessore Kosic, ha il significato di garantire la presenza del Friuli Venezia Giulia in un organismo che si confronta con l'Unione Europea e che per questo ha un peso nelle decisioni della stessa UE.

Una partecipazione particolarmente importante nel momento in cui si tratta di mantenere per le regioni, per quelle italiane in particolare, i finanziamenti comunitari legati ai fondi di coesione europea per il periodo 2014-2020, da utilizzare per ricerca e innovazione''.