Friuli: l’indagine di Agriturist sugli agriturismo, gli austriaci i più assidui

Il Web – con le travel guide, i blog, i social network – è sempre più importante per le vacanze. Online si cercano indirizzi e strutture ricettive prima di partire e online si riportano – al ritorno – esperienze di viaggio e indici di gradimento che poi altri utenti valuteranno e utilizzeranno, a loro volta, per “costruire” le loro vacanze. Insomma il “passa parola” telematico è fondamentale per il successo di una struttura ricettiva.
Lo dice l’indagine di Agriturist (l’associazione agrituristica di Confagricoltura) che ha voluto effettuare un monitoraggio su una delle più importanti “travel guide” (Tripadvisor) per valutare come gli appassionati di agriturismo giudicano, in generale, l’accoglienza ricevuta nelle aziende agricole. Emerge che è valutata “molto buona” nel 72% dei casi e addirittura “eccellente” nel 12% dei casi. Ad essere particolarmente entusiasti sono soprattutto gli stranieri con un 15% di giudizi altamente positivi in più rispetto agli italiani.<br />Conferma i dati anche Alessandra da Porto, presidente di Agriturist Fvg, che spiega: «Ormai anche nel settore agrituristico la prenotazione della vacanza si effettua prevalentemente tramite internet, addirittura nell’80% dei casi secondo una recente ricerca di Isnart, e il passaparola, anche in versione internet (cioè tramite le recensioni pubblicate sui website specializzati e sui social network) risulta essere il maggior fattore d’influenza sulla scelta della vacanza. È quindi di estrema importanza per le aziende agrituristiche curare la propria immagine sul web a tutto campo. Nell’ottica di aiutare gli imprenditori agrituristici ad acquisire una maggior professionalità anche in questo campo, Agriturist Fvg proporrà degli incontri formativi proprio su questo tema a partire dal prossimo autunno».
Le motivazioni più frequentemente dichiarate dagli agrituristi, peraltro coincidenti con quanto rilevato da Agriturist analizzando i visitatori del proprio portale WEB www.agriturist.it, mettono in evidenza un elevato “rendimento”, in termini di relax, della vacanza in agriturismo che, pur essendo generalmente breve (in media 4,6 giorni), produce risultati di riposo e di evasione dalla routine quotidiana superiori a qualsiasi altra soluzione di viaggio.
Ciò si deve – ad avviso di Agriturist – alla distanza da contesti urbani (traffico automobilistico, rumori, luoghi affollati), e all’affrancamento da qualsiasi organizzazione “ad orario” della giornata: l’ospite non riceve alcuna pressione in direzione del “dover fare” e può scegliere in assoluta libertà come organizzare, più o meno attivamente, il proprio tempo. Il luogo dove l’ospite alloggia, l’azienda agricola, è infatti di per sé accogliente e attivatore di tante curiosità sicché non è necessario “uscire” per trascorrere ore piacevoli e vivere esperienze interessanti.
In molti casi, anche chi proviene da paesi molto lontani (Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, ecc.) trascorre – pone in evidenza Agriturist – la maggior parte del proprio tempo di vacanza nell’azienda agricola che lo accoglie, compiendo soltanto brevi gite nelle immediate vicinanze. «In Fvg gli stranieri più assidui nei nostri agriturismi – ricorda Alessandra da Porto – sono gli austriaci (mediamente circa il 35% degli arrivi), seguiti dai tedeschi (20% circa), e più alla lontana da francesi (6%), olandesi e britannici (4% circa)».