Friuli: la discriminazione del friulano da parte del governo significa 19 autonomie scolastiche in meno

19 autonomie scolastiche in meno. Questo sarebbe l’effetto del decreto sulla revisione sulla rete scolastica del Friuli-Venezia Giulia per l’anno scolastico 2013-14, a causa dell’eliminazione del friulano come lingua minoritaria che consente di derogare ai criteri ministeriali. Dopo il taglio di 10 autonomie previsto per l’anno che comincerà tra un mese, la Giunta regionale, per cercare di non penalizzare oltremisura il sistema formativo, ha deciso di alzare da 400 a  600 il numero minimo di alunni per ottenere un’autonomia scolastica effettiva, ovvero con un dirigente e un direttore amministrativo. Il limite si abbassa a 400 per i territori montani. Il provvedimento interesserà soprattutto le scuole superiori, spiega l’assessore regionale all’istruzione, Roberto Molinaro, assicurando che si cercherà di garantire un dirigente in tutti centri scolastici.

 
Il provvedimento della Giunta regionale ora passerà agli enti locali per i pareri e le proposte del territorio. Molinaro conferma però che le Regione presenterà ricorso alla Corte Costituzionale per la discriminazione della lingua friulana non appena il decreto sulla spending review verrà convertito in legge.

Una risposta a “Friuli: la discriminazione del friulano da parte del governo significa 19 autonomie scolastiche in meno”

  1. OMAGGIO AL FRIULANO

    L’INFINÎT

    Sempri i ài volût ben al cuòl salvàdi
    e a la siêsa di mons, ca par un biél trat
    da l’ôr ultjm dal séil a niéa la vista.
    E intant ca i stasi sintât a vuardâ, lòucs
    fòur da l’uman, e una pâs fin tal profont
    jò i mi créi tal pinsiéi, an là ca quasi
    al miò còur al si piàrt. E comi c’al vient
    i siènti criciâ tra chistas plantas, chel
    sito e chê pâs infinîs cun chista vòus
    i meti a confront; e in ment l’eternitât,
    e las ‘sudas stagiòns, e chista di vuòi,
    la viva, e al so respîr. Cussì in chista
    infinitât al si arniéa al me pinsâ:
    e piardimi a mi plâs in chistu mâr.

    Traduzione de L’infinito di Leopardi nel dialetto di Forni di Sopra in Friuli

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