Friuli: multe in contanti, insorgono gli autotrasportatori

L’autotrasportatore deve pagare le multe in contanti, altrimenti il mezzo è bloccato con il fermo amministrativo. E’ una delle ultime norme introdotte dal nuovo Codice della strada che, come immaginabile, non piace alla categoria.
«L’articolo 39 del nuovo Codice – spiega il presidente Fvg della Cna-Fita, Giosualdo Quaini – prevede la possibilità di effettuare immediatamente il pagamento della sanzione per evitare di incorrere nel fermo amministrativo del veicolo. Questo, però, si traduce nella necessità per gli autisti di portare con sé grosse somme di denaro  visto che la polizia non è dotata di Pos per i pagamenti con bancomat, e ciò li mette a rischio rapine. Un’assurdità: è già capitato che un autista, sguarnito di contanti, e stiamo parlando di migliaia di euro, abbia chiamato in soccorso l’azienda per evitare il sequestro del mezzo». In caso l’autista non disponga della cifra, tocca infatti all’imprenditore titolare raggiungere l’automezzo di sua proprietà, ma anch’egli, viaggiando con il portafogli pieni di soldi, rischia a sua volta rapine.<br />Quaini si chiede come mai le associazioni di categoria non si siano accorti di quello che auspica sia solo «un refuso della normativa». «Bisogna al più presto modificare l’articolo – afferma –, noi italiani non fuggiamo per non pagare la multa; abbiamo ditte radicate sul territorio e si sa dove far recapitare le multe. Certo, se l’autotrasportatore è straniero ovviamente le cose cambiano. Ma noi cosa dobbiamo fare, dare 3 mila euro all’autista e costringerlo a blindarsi in cabina?». Il presidente Cna Fita Fvg rammenta infatti i grossi pericoli di chi guida un automezzo: «nel vicino Veneto vi sono alcune aree di sosta per noi inavvicinabili; lì fanno razzia di carte credito gasolio e contanti, e molti autisti purtroppo non denunciano per timore che il datore di lavoro non creda alla rapina».