Friuli: norme bipartisan in consiglio regionale su cure palliative e terapia del dolore


di Sonia Sicco

Tutelare in Friuli Venezia Giulia il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza (Lea). È l'obiettivo di due proposte di legge – presentate da Giorgio Veneri Romano (Udc) e Massimo Blasoni (Pdl) – la cui sintesi è stata illustrata ieri in terza commissione del Consiglio regionale. Un tema sul quale c'è sostanziale unanimità. Le perplessità, come scegliere a chi affidare la regia delle cure palliative a una struttura operativa semplice  (Sos) o se puntare ai medici di base, si supereranno dopo le audizioni che si terranno in breve. L'hospice – ha spiegato Blasoni, che ha presieduto il Comitato ristretto che ha elaborato il provvedimento – è la struttura di ricovero specifica per le cure palliative, in particolare quando la famiglia o l'abitazione del malato risultino non idonee ai trattamenti domiciliari. Le cure palliative e la terapia del dolore sono obiettivi prioritari del Piano sanitario regionale.<br />
      La campagna di informazione è lasciata alla Direzione regionale alla Salute (con il possibile coinvolgimento dei medici di base, dei pediatri, delle farmacie e delle associazioni senza scopo di lucro), al pari del Coordinamento regionale attuato per conseguire livelli uniformi di erogazione e accesso, monitorare il sistema informativo e promuovere la ricerca nel settore.
      Sempre ieri è stata illustrata la proposta di legge del consigliere Roberto Asquini (Misto) sul ricambio politico e sulla trasparenza dei candidati e degli eletti. Obiettivo: ritrovare etica nella politica e favorire la presenza dei giovani nella politica.