Qual è stata la temperatura più alta registrata in regione negli ultimi 20 anni? La giornata più piovosa? La raffica di vento più intensa? Ora a queste domande si può dare rapidamente una risposta. L’Osservatorio meteorologico regionale di Arpa Fvg ha infatti attivato una nuova sezione (Atlante clima FVG) del proprio sito web in cui, attraverso una maschera di interrogazione intuitiva, è possibile consultare i dati climatici della rete di stazioni Arpa- Osmer a partire dal 1990. I parametri presi in considerazione sono le piogge giornaliere, la temperatura e il vento.
Dati aggiornati ogni mese
Le elaborazioni sono aggiornate ogni mese – fa sapere l’Osmer – e, per rispondere alle sempre maggiori richieste di informazioni climatologiche del pubblico, sono liberamente consultabili, senza necessità di registrazione, con accesso diretto dall’home page del sito.
Record negativo a Palazzolo dello Stella -17° C il 20 dicembre
Con pochi clic si potrà quindi verificare che, ad esempio, la temperatura più bassa registrata a Palazzolo dello Stella dal 1990 ad oggi è stata quella di pochi giorni fa (20 dicembre 2009), con -17 °C; o come a Gradisca la giornata di pioggia più intensa si sia verificata il 13/09/1997 con 168 mm, mentre la pioggia media annuale è di 1.345 mm (più di un decimo della pioggia annuale in un solo giorno!), o ancora come ad agosto 2008 il vento sul Golfo di Trieste abbia raggiunto i 45 m/s.
Con pochi clic si potrà quindi verificare che, ad esempio, la temperatura più bassa registrata a Palazzolo dello Stella dal 1990 ad oggi è stata quella di pochi giorni fa (20 dicembre 2009), con -17 °C; o come a Gradisca la giornata di pioggia più intensa si sia verificata il 13/09/1997 con 168 mm, mentre la pioggia media annuale è di 1.345 mm (più di un decimo della pioggia annuale in un solo giorno!), o ancora come ad agosto 2008 il vento sul Golfo di Trieste abbia raggiunto i 45 m/s.
Il complesso lavoro dei meteorologi
Fornire dati climatici, quanto più aggiornati e affidabili possibile, è un obiettivo che l’Osmer persegue fin dalla sua costituzione; ma «raggiungere questo obiettivo non è certamente semplice – spiegano i meteorologi –. Infatti un buon dato climatico rappresenta il prodotto finale di un lavoro articolato e che si protrae a lungo e con continuità nel tempo. Inizio di tale lavoro è la scelta del sito di misura, che deve rispondere a una serie di requisiti molto stringenti e codificati dalla Wmo (Organizzazione mondiale della Meteorologia), in modo che i dati raccolti siano ben rappresentativi del territorio dove viene posta la stazione meteorologica. La manutenzione continua degli strumenti di misura e la cura giornaliera nella verifica e nella validazione dei dati meteorologici raccolti, rappresentano poi quel lavoro impegnativo e certosino, senza il quale non può essere raggiunto nessun risultato di qualità».
Fornire dati climatici, quanto più aggiornati e affidabili possibile, è un obiettivo che l’Osmer persegue fin dalla sua costituzione; ma «raggiungere questo obiettivo non è certamente semplice – spiegano i meteorologi –. Infatti un buon dato climatico rappresenta il prodotto finale di un lavoro articolato e che si protrae a lungo e con continuità nel tempo. Inizio di tale lavoro è la scelta del sito di misura, che deve rispondere a una serie di requisiti molto stringenti e codificati dalla Wmo (Organizzazione mondiale della Meteorologia), in modo che i dati raccolti siano ben rappresentativi del territorio dove viene posta la stazione meteorologica. La manutenzione continua degli strumenti di misura e la cura giornaliera nella verifica e nella validazione dei dati meteorologici raccolti, rappresentano poi quel lavoro impegnativo e certosino, senza il quale non può essere raggiunto nessun risultato di qualità».
Nella sezione climatologia del sito sono presenti anche i dati delle serie storiche di pioggia della Direzione centrale ambiente e lavori pubblici – Servizio idraulica – Unità idrografica regionale (ex Servizio idrografico) ed elaborati con l’inquadramento generale del vento in Friuli-Venezia Giulia. Infine, nella è stato inserito anche uno studio effettuato da Arpa-Osmer sulla neve in montagna, utilizzando i dati raccolti dal 1972 ad oggi dalla Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali della Regione – Servizio gestione territorio rurale e irrigazione – Ufficio valanghe