Friuli: preoccupa il calo dei consumi dei vini, agire sui prezzi


Una politica dei prezzi per contrastare il calo dei consumi interni, passati da 55 nel 1995 a 40 litri pro capite l’anno, sotto i 20 milioni di ettolitri. La propone il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, sottolineando i punti dolenti di un settore che ha perso appeal tra i consumatori nazionali, ma che è pure afflitto da un mercato sempre meno remunerativo, alcune misure della riforma Ocm, un’eccessiva frammentazione delle aziende, la cui media non raggiunge l’ettaro, e troppe denominazioni, 504, visto che a detenere l’80% del mercato sono appena 120
«Il calo dei consumi preoccupa i produttori a fronte di una ripresa sul mercato estero che fa ben sperare per i prossimi anni», ha detto Vecchioni, secondo il quale occorre tenere conto dell’aggressione subita dai prodotti nazionali da parte dei mercati emergenti, che si sono orientati su fasce di prezzo molto più basse, con una media di 1,70 euro al litro. Da qui la necessità, secondo il presidente, di «rimotivare i consumatori verso produzioni a significativo legame con il territorio, legando produzioni di qualità a una politica dei prezzi che va rivisitata». Vecchioni ha sottolineato poi la necessità di promuovere un consumo consapevole del vino, a fronte di una politica non certo favorevole, soprattutto per quanto riguarda il mondo della ristorazione; basti pensare che oggi il 24% degli italiani ha ridotto la quantità di vino consumata fuori casa e il 7% lo ha sostituito con bevande alternative a minor contenuto alcolico.
Intanto, uno strumento utile per imprese, media, ricercatori, docenti e consumatori che vogliono saperne di più sul mondo delle variegate bollicine italiane, principalmente «vini spumanti» Questo è il sito www.ovse.org, curato da Giampietro Comolli, riproposto aggiornato e con arricchimenti. Il sito fa riferimento a un comparto ricco di etichette, di territori produttivi, di metodi di produzione e tipologie di vini. Un patrimonio nazionale – spiega Comolli – che deve essere una ricchezza, un valore aggiunto per la difesa della qualità delle Docg e Doc.
L’Osservatorio vuole essere – conclude Comolli – un supporto per conoscere le diverse tipologie, le denominazioni e i metodi produttivi, al fine di sapersi districare nel dedalo delle differenziazioni di valore e di identità presenti sul mercato.
Infine, il vino declinato in modo sempre più multimediale: dall’interattività alla possibilità di sbarcare in rete grazie a una applicazione che consentirà una facile consultazione su iPhone, iPad, iPod Touch. È questa la novità della sesta guida Viniplus 2011, curata e pubblicata dall’Associazione italiana sommelier. Con questa modalità si potrà avere – sottolineano i curatori – rapido accesso a tutti i contenuti della pubblicazione, dai vini ai produttori preferiti, agli elenchi per prodotto, produttore e zone. La consultazione potrà essere effettuata anche off-line perché non è richiesta la connettività. In particolare, sono 211 le cantine recensite, con 670 etichette segnalate su un totale di 800 campioni degustati “alla cieca”.
«L’alto interesse che le aziende dimostrano nei confronti di questa guida – sottolinea Fiorenzo Detti, presidente di Ais Lombardia – è stato testimoniato anche dal fatto che è sempre più elevato il numero dei vini che vengono sottoposti al giudizio della squadra di degustatori ufficiali dell’Ais. Una crescita che si manifesta non solo nei numeri ma soprattutto nel livello qualitativo dei prodotti».