Friuli: prezzo della benzina alle stelle e la Regione proroga gli sconti

 Per frenare l’esodo oltreconfine, dove le code alle pompe di benzina continuano, a maggior ragione dopo l’ultima impennata delle accise, la Regione Fvg ha confermato fino alla fine del mese di ottobre gli incentivi per l’acquisto di carburanti nella misura “ridotta” già fissata a maggio: 21 centesimi di euro per un litro di benzina in zona 1 (14 in zona 2) e 14 centesimi per uno di gasolio (9 in zona 2).

Misure che difficilmente l’esecutivo potrà ritoccare al rialzo nei prossimi mesi, visto che a sostenerle è interamente il bilancio della Regione, a meno che il governo Monti non decida di rifinanziare il Fondo di valorizzazione e promozione socio-economica delle regioni di confine istituito, in primavera (con una dotazione di 20 milioni di euro), proprio per parificare il costo dei carburanti nelle aree di confine a quello, più basso, dei paesi confinanti.

Quei fondi, nonostante si attenda ancora di conoscerne l’esatta ripartizione, il Fvg li ha già spesi: «Abbiamo effettuato una proiezione di quanto ci poteva spettare – spiega l’assessore regionale alle finanze, Sandra Savino – così da usarli subito per far fronte all’aumento delle accise», anticipando in sostanza di “tasca propria” il maggior contributo statale.

Da quella scelta derivò il maxi-sconto di gennaio-maggio

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