Friuli: voucher in agricoltura per pensionati e studenti, ma restano fuori le casalinghe

di Renato D’Argenio 

I voucher sono salvi, ma non per le casalinghe. Ieri, la commissione Lavoro del Senato ha sciolto il nodo-voucher per l’agricoltura approvando l’emendamento dei relatori al Ddl che prevede il ricorso “libero” per le imprese sotto i 7mila euro di fatturato (eccetto i lavoratori iscritti negli elenchi nominali) e la limitazione per le aziende sopra quelle soglie al ricorso a pensionati e studenti under 25. Il valore orario dovrà essere aggiornato, periodicamente come già previsto, tenuto conto del confronto con le parti sociali. In Fvg non esistono imprese associata Coldiretti sotto i 7 mila euro di fatturato, quindi la novità sostanziale riguarda la “cancellazione” delle casalinghe e l’obbligatorietà di stabilire, assieme alle parti sociali, il valore orario della prestazione. Cambiamenti che non soddisfano la Coldiretti. «Pur avendo aperto sui 7 mila euro – spiega il direttore Fvg di Coldiretti, Angelo Corsetti –, resta inaccettabile tutta l’impalcatura del provvedimento preso senza non dico consultare, ma neanche ascoltare le associazioni di categoria del mondo agricolo, che sono scippate di un provvedimento utile, corretto, che ha risolto problemi sia alle imprese sia ai collaboratori occasionali». In Friuli Venezia Giulia nel 2011 i voucher sono stati complessivamente 1.212.064, con un aumento del 41,7% rispetto agli 855.193 del 2010. Analogo incremento, in termini percentuali, si osserva a livello nazionale: nel 2010 sono stati venduti 8.211.929 voucher, passati a 11.608.872 nel 2011 (+41,4%). Nel corso del I trimestre 2012 sono stati venduti complessivamente 281.874 voucher. Il dato evidenzia una diminuzione di 23.309 unità (- 7,6%) rispetto al quarto trimestre del 2011, periodo in cui erano stati venduti 305.183 buoni. Calo che, verificatosi anche tra fine 2010 e inizi 2011, rappresenta una tendenza connessa alla stagionalità nell’utilizzo di questa forma di lavoro. Si osserva invece un aumento di carattere tendenziale rispetto al I trimestre 2011, quando erano stati venduti in regione 237.951, con un incremento pari a 43.923 voucher (+18,5%). A livello provinciale, il maggior numero di voucher è stato venduto a Udine (140.836), seguita da Pordenone (82.294), Trieste (31.770) e Gorizia (26.974). Per quanto riguarda i settori, 43.032 (15,3%) sono stati venduti nel settore del commercio, 31.589 buoni (11,2% del totale)a imprese agricole, 8.343 per lavori di giardinaggio (pari al 3,0% del totale), 9.354 per le manifestazioni sportive (3,3%), 400 per le consegne a domicilio (0,1%). Nel turismo sono stati venduti 1.824 voucher (0,6% sul totale), negli “altri servizi” 19.387 (6,9%) e 9.583 nel lavoro domestico.

articolo dal sito del Messaggero Veneto