Gradisca: via libera dei sindaci all’elettrodotto Redipuglia-Vertoiba


di Giuseppe Pisano

I comuni isontini hanno chiesto chiedono alla Regione il via libera per l'elettrodotto Adria Link. L'attuale situazione di stallo ha spinto i sindaci interessati dal progetto della linea "Redipuglia-Vertoiba" (Gorizia, Farra d'Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gradisca d'Isonzo, Sagrado e San Pier d'Isonzo) a inviare una mozione al governatore Renzo Tondo e all'assessore Luca Ciriani chiedendo all'ente regionale di concedere l'autorizzazione, ribadendo il loro parere favorevole al tracciato proposto da Adria Link (società partecipata pariteticamente da Enel Produzione, Acegas-Aps e Tei), confermando «di aver ottenuto rassicurazioni circa l'impatto ambientale e visivo, in quanto l'elettrodotto sarà realizzato mediante cavo interrato e con le più avanzate tecnologie, in modo da ridurre al minimo il valore dei campi magnetici  ben al di sotto dei limiti imposti dalla legge». L'incontro fra i sindaci è stato promosso dal primo cittadino di Gorizia, Ettore Romoli. Nella mozione gli amministratori dei sei Comuni isontini ricordano i numerosi incontri con i vertici di Adria Link, utili a presentare le osservazioni sul tracciato dell'interconnessione: «Adria Link ne ha tenuto conto – affermano i sindaci nel testo inviato a Trieste – modificando in base ad esse il progetto inizialmente presentato. Ricordiamo inoltre che, su nostra richiesta, Adria Link si è impegnata a realizzare interventi a titolo di compensazione ambientale». Il sindaco gradiscano Franco Tommasini spiega così l'iniziativa: «Romoli ha coordinato quest'incontro perché intendiamo capire come stanno le cose e cercare di accelerare il procedimento, visto che ormai sembrava che Kb1909 avesse deciso di cedere le proprie opzioni a Adria Link». E ribadisce la posizione dell'amministrazione comunale: «Noi non facciamo i salti di gioia, ma abbiamo dato il nostro assenso dopo aver ottenuto tutte le rassicurazioni del caso. La salute dei cittadini viene al primo posto e su questo aspetto siamo tranquilli». L'infrastruttura da 150 megawatt potrebbe soddisfare da sola tutti i consumi della provincia e circa il 15% di quelli regionali.