Gemona: festival dei writers In migliaia a vedere gli artisti dei muri

(a.p. dal MV di oggi) 

Migliaia le presenze a confermare l’importanza della libera espressione artistica nel totale rispetto delle regole. Il festival di writing “Elementi sotterranei” 2012 giunge alla 7ª edizione con un nuovo messaggio “conscious” volto al riciclo. Questo il filo conduttore scelto dall’associazione culturale “Bravi ragazzi” per raccontare attraverso l’arte «la scelta consapevole di sensibilizzare la gente alla pratica del riciclo», spiega il vicepresidente Elia Venturini. Quaranta artisti provenienti da Italia, Olanda, Spagna, Germania e Svezia, divisi dalla linea ferroviaria in via Roma ma uniti nell’intento di riciclare 700 metri quadrati di puro cemento, hanno esternato con il proprio ineguagliabile stile il loro punto di vista. La murata principale sotto la direzione del maestro del 3D Peeta, propone a sinistra il pensiero filosofico dell’interprete Loomit (conosciuto per il suo contributo grafico alla pubblicità della Opel Corsa) che invita l’uomo a non essere schiavo di ciò che produce, e a destra si trasforma in cumuli di rifiuti dove gli artisti Dado e Macs ridisegnano profili urbani e buffi personaggi alle prese con l’esame di coscienza, soldi e amore per l’ambiente. Questi sono solo alcuni dei nomi e dei messaggi che recentemente hanno animato senza sosta le vie nei pressi dell’autostazione, diventate per l’occasione galleria d’arte a cielo aperto. Un festival quindi che di sotterraneo ormai ha solo la dicitura e che grazie al sostegno dell’ente locale, Pro loco, Regione, Rfi e sponsor privati sta diventando l’appuntamento ideale per un confronto sulle tematiche sociali, ambientali e per gli amanti dell’arte contemporanea. C’è spazio anche per i più piccoli intenti a creare giochi con i materiali di recupero nei laboratori proposti dalle associazioni 0432, Macross, Kaleidoscienza e Coop consumatori, così come nel workshop di graffiti dove la creatività si sposa con il rispetto delle norme. Elementi sotterranei è un evento a 360 grandi. Riposti gli spray, inizia la festa. Anche quest’anno la palestra del centro studi in via Praviolai è diventata per l’occasione luogo d’incontro per gli appassionati della musica. Sul palco si sono alternati artisti provenienti da tutta Italia: dell’estremo nord il reggae trentino dei Sysiphos, dalla pianura bolognese il rap di Kaos One per poi passare al profondo sud con le resistenze sonore dei Kalofro Sound Power. Un festival di giovani che con consapevolezza ridisegna, reinterpreta, ricolora le solide mura di una linea che guarda al futuro