Multe anti prostituzione: le scuse degli Italiani

prostituzione.jpgSecondo me gli Italiani danno il meglio di sè in quanto a creatività, quando devono inventarsi delle scuse per giustificarsi o togliersi dai guai. Dopo le scuse fiscali (tipo… ma veramente devo fare la fattura ogni volta che vendo qualcosa?), ora tocca a quelli pizzicati mentre vanno a … signorine. A Roma la polizia, in seguito al decreto di Gianni Alemanno, ha iniziato una vera e propria caccia sulle strade maggiormente trafficate per chi cerca e per chi offre sesso a pagamento. Da bravi italiani, pero’, quelli che vengono pizzicati, cercano qualche scusa. Ecco le migliori.

Qualche cliente fermato dalla polizia a Roma mentre era in macchina con una professionista del settore, si nasconde dietro la scusa dello smarrimento della strada, affermando che aveva “bisogno di un’indicazione stradale per tornare a casa“. Altri affermano di essersi fermati solamente perche’ quella ragazza a bordo strada sembrava una sua conoscente, una sua parente e quindi di essersi fermato solo per salutare.
 
C’e’ chi invece sostiene che andare a prostitute “prima di tornare a casa dopo una faticosa giornata di lavoro” e’ legittimo e chi lo ritiene un toccasana per ogni problema di salute. E un meccanico pizzicato con una prostituta ha semplicemente detto: “Ahò, ma io che c’entro? Sono loro che ci stanno!“.Ma tra le piu’ utilizzate c’e’ questa: “Che volete? Con mia moglie non vado più. Così mi consolo con queste ragazze…ma le avete viste?“. Di Friulani ancora non abbiamo notizia, perchè da noi i comuni sono + indulgenti, ma dovesse capitare ne riparleremo.