Ovaro: 8 nati e 27 decessi è così che muore la Carnia

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Oltre seimila abitanti in fumo in vent’anni. Uno spopolamento ineesorabile in Carnia, secondo i dati della Cisl Alto Friuli. E le reazioni dei sindaci? Sono preoccupati, in certi casi rassegnati. Rivolgono un appello alla politica, alla Regione, l’ennesimo. Ma la realtà è difficile. Il dato di Ovaro è agghiacciante per le prospettive della montagna.

«Da gennaio a oggi in paese sono nati 8 bambini, i morti sono stati 27: così non andiamo da nessuna parte», spiega il sindaco Rovis. E Ovaro e pure uno dei paesi che sta meglio dal punto di vista occupazionale, se si pensa alla cartiera che garantisce oltre dueecento occupati tra diretti e indotto.

«Siamo tutti sulla stessa barca, è inutile puntualizzare quale Comune ha perso più abitati. Tutta la montagna si sta spopolando: oggi tocca a me, domani a qualcun altro» spiega Fabio D’Andrea sindaco di Rigolato, paese che ha perso il 37% di residenti in 20 anni.

«È vero che abbiamo perso un terzo dei residenti – continua – ma se non si interviene affrontando seriamente e aggredendo il problema, la montagna continuerà a spopolarsi». Non basta più una politica di annunci, serve una politica del fare «altrimenti è una lotta a chi muore dopo, a quale comune, cioè, chiuderà per ultimo in montagna».

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