di Gino Grillo.
La casa di riposo per operai, vecchi e inabili Matteo Brunetti è stata commissariata. E la Regione ha nominato Aldo Roberto Mazzolini commissario. Si chiude quindi il capitolo che ha visto i sindaci di Ligosullo, Sutrio, Cercivento, Paularo, Arta Terme, Treppo Carnico e Paluzza schierarsi contro il cda guidato dall’ormai ex presidente Federica Maion. La crisi si era aperta con le dimissioni del direttore Caporale, che ha lasciato il suo incarico a fine luglio. «In seguito a questa “vacatio” – ha detto Maion -, e nelle modalità di reclutamento di questa figura professionale, si è innescato un meccanismo di tensione tra il presidente ed il cda da una parte e gli organi politici del territorio dall’altra, tensione che sicuramente è stata percepita dai 70 dipendenti e dalle famiglie dei 127 ospiti. Il ruolo politico dei sindaci del territorio dovrebbe, in base alla legge regionale 19 e allo statuto, limitarsi alla nomina del proprio rappresentante e non dovrebbe estendersi al punto di emettere un atto di indirizzo politico in forma scritta in cui si indicano le modalità da seguire per la copertura del ruolo di direttore generale». Nonostante questo, la presidente assicura di aver seguito le indicazioni dei sindaci, ma di non aver potuto risolvere la crisi, che si è chiusa con le dimissioni dei consiglieri nominati dai Comuni ed il conseguente commissariamento della casa di riposo.
se non sbaglio si chiama “Matteo Brunetti”, non “Bennetti”
Alessio hai ragione; grazie per la segnalazione
BdAR