Paluzza: trionfa il Somavile, l’olimpionico Di Centa trascina la squadra della sua borgata alla vittoria

di Gino Grillo.
Cente, Cleules, Gombe da Poç, Granducato di Casali Sega, Incjaroi, Liussûl e Tausie, Monai, Par Daûr, Place, Pontaibe, Somavile, Somprât, Vile: questi i rioni che sabato e ieri si sono dati battaglia per vincere il “Palio das Cjarogiules”, slitte e carri che un tempo venivano utilizzati per il trasporto del legname e del fieno dai boschi e dai prati alle case dei paluzzani. Dopo due anni di supremazia del borgo Vile, l’edizione 2015, la 31esima, è stata appannaggio del rione di Somavile, il borgo a nord del centro paesano, che ha distanziato le compagini del borgo Vile, uno dei due borghi predominanti della frazione di Casteons che si trova a nord di Paluzza e ha inizio – come frazione – immediatamente dopo il ponte sul fiume Pontaiba. Medaglia di bronzo al borgo Par Daûr, l’ultimo costruito nel paese formato da villette a schiera e case popolari, edificate dopo il terremoto del 1976. A correre per i colori dei vincitori sono stati Alessandro Morassi, Michele Rovere, Patrick Di Centa e Giorgio di Centa, celebre gloria olimpionico del paese. Per Vile ha corso la squadra vincitrice dello scorso anno: Micael Galassi, Andrea Biliani, Alessandro Di Bert e Stefano Maier. Per i terzi classificati, Par Daûr, Daur, Franco Puntel, Giona Barbacetto, Mirco Romanin e Nicola Romanin. Vincitori degli altri palii: Paola Romanin e Daniela Morassi per i colori di Somavile nel “Palio dal fen cu la cjarogiule”, Mosè ed Ervion Puntel nel “Palio da ciame” per i colori di Cleules, mentre al “Seon” hanno primeggiato Andrea Silverio e Damiano Langillotti del rione Cente. Non solo fatica fisica, nel caricare i carri e trainarli, ma per questa edizione da segnalare anche la vezzosa elezione della “Miss e il so biel”: Giorgia Ronchi e Jacopo Di Ronco. Notevole l’affluenza di gente, proveniente dai paesi vicini, ma anche dalla Bassa friulana e dal Veneto. Una festa di comunità che, per il sindaco Massimo Mentil, «dà un’immagine buona della Carnia, dove vivono ancora sani valori, voglia di stare uniti, sens della comunità. Sono un buon viatico e incoraggiano a essere ottimisti per il futuro». La pioggia di sabato non ha inciso sull’affluenza di pubblico e sullo spettacolo: dopo l’acquazzone, tutto è tornato alla normalità, permettendo llo svolgimento di tutti gli appuntamenti. Il mercatino degli hobbisti, ieri, ha regalato un’immagine spensierata in attesa del palio clou disputastosi in serata.