Pasian di Prato: La storia infinita del sottopasso ferroviario di Santa Caterina


La storia infinita del sottopasso ferroviario di Santa Caterina sembrerebbe ad una svolta; l’ennesima, ironizzerebbe qualcuno. Ora si pensa ad una deroga speciale per far finalmente partire i lavori

Erica Beltrame dal MV di oggi

Una deroga speciale per far partire prima possibile la gara di appalto per i lavori del sottopasso di Santa Caterina. L’idea per sbloccare la pratica, che autorizzerà l’eliminazione del passaggio a livello, è questa. Nata dall’assessore alle attività produttive Tarcisio Rossi, sarà presentata negli uffici ministeriali. Anche con il placet della Provincia, che si occuperà dell’attesa opera. <br />
«Vogliamo velocizzare i tempi – spiega il membro dell’esecutivo Cosatti – e in attesa della sdemanializzazione del sedime, che fa parte dell’aeroporto di Campoformido, questa è l’unica soluzione». I lavori dell’opera, infatti, saranno affidati tramite una gara d’appalto europea, che richiederà quindi tempi più lunghi. Da qui la volontà di anticipare la pubblicazione del bando, in attesa che si completi l’iter burocratico con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’atto che siglerà il passaggio di proprietà, temporaneo in un primo momento, dell’area. «Per questo – prosegue Rossi – facciamo anche un appello ai parlamentari friulani che si attivino negli organi preposti per sollecitare e tenere viva l’attenzione sulla questione del passaggio a livello».
La Provincia dal canto suo ha già predisposto tutti gli atti che accompagneranno il decreto di esproprio e quelli che saranno poi registrati all’ufficio entrate. Parallelamente, però, l’assessore pensa già a una protesta «nel caso in cui i tempi non si dovessero accorciare». L’idea è di convocare tutti i consiglieri comunali nei pressi del passaggio a livello, prima di una seduta dell’assemblea. «Potrebbe una forma simbolica per evidenziare la nostra contrarietà a queste lungaggini, tutte di matrice romana». Allo stesso tempo Rossi sta predisponendo dei volantini da consegnare agli automobilisti che ogni giorno affrontano le code causate proprio dal passaggio a livello. «Anche loro devono essere informati – tuona – su quello che sta succedendo. A Pasian di Prato abbiamo completato tutte le pratiche necessarie nel minor tempo possibile e così ha fatto anche la Provincia. A Roma però le cose non sono andate nello stesso modo».
E così, per il momento, i primi a pagare le conseguenze sono proprio gli automobilisti che al calare delle sbarre non possono fare altro che spegnere il motore, armarsi di pazienza e aspettare. In ogni caso, Rossi continuerà a monitorare la situazione. Proprio come annunciato durante la campagna elettorale, per poter finalmente posizionare il cartellone che indicherà la fine e l’inizio dei lavori.