Pordenone: OGM, sequestrati i campi e l’azienda di Giorgio Fidenato

La magistratura stoppa la semina di mais Ogm. Il giudice ha disposto il sequestro preventivo dell'azienda – e quindi di tutti i suoi beni strumentali – del leader di Agricoltori federati Giorgio Fidenato, che nei giorni scorsi si era autodenunciato e aveva manifestato l'intenzione di voler seminare anche quest'anno mais Ogm. I carabinieri si sono presentati nell'abitazione di Fidenato, ad Arba, sede legale della sua azienda, la Introis, e posto sotto sequestro un trattore, 15 sacchi di sementi Ogm, il computer e il conto corrente dell'imprenditore. Sigilli apposti anche ai due campi, ora incolti, già coltivati nel 2010, ovvero quelli di Vivaro e di Fanna. Sequestrate due tipologie di sementi di mais Omg  acquistate da Fidenato (valore circa 3 mila) prodotte negli Stati Uniti e in Germania. Al momento dell'arrivo dei carabinieri Fidenato si trovava a Lugano per un convegno ed è stato avvisato dalla moglie: «Non ho mai nascosto nulla – ha spiegato – e pertanto ho indicato immediatamente l'armadio dove erano custoditi i sacchi con le sementi». Col provvedimento del giudice, che non esclude il pericolo di reiterazione del reato, è stato nominato anche un amministratore giudiziario: è Luca Bulfone, direttore della Direzione centrale delle risorse agricole e forestali della Regione. Potrà autorizzare la coltivazione dei campi e l'utilizzo degli strumenti agricoli, ma solo per colture autorizzate. Ieri pomeriggio Giorgio Fidenato, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Francesco Longo, si è recato in procura per chiedere il dissequestro di tutti i beni aziendali, sementi Ogm comprese. «Non dovesse essere concesso – annuncia – mi rivolgerò al Riesame e alla Cassazione per una battaglia che ha il sigillo della Comunità europea». Se avesse voluto «svolgere un'attività clandestina – spiega il suo avvocato – non avrebbe comunicato di provvedere alla seminagione, onde evitare problemi di ordine pubblico». All'inizio di marzo, infatti, Fidenato si era autodenunciato alle sette autorità competenti con una lettera in cui comunicava la prossima semina. Di più: avrebbe fornito le sementi transgeniche agli agricoltori che avessero voluto imitarlo