Pordenone: Tondo vuole una nuova legge per favorire i giovani “talenti”

di STEFANO POLZOT

Dopo i fondi alle imprese innovative, i contributi alle aziende che devono ancora nascere. Una legge sui talenti che il presidente della Regione, Renzo Tondo, si è impegnato a far approvare entro l’anno per favorire i giovani che intendono “sfondare” con idee d’eccellenza. Ma innovare vuol dire anche sburocratizzare la pubblica amministrazione e semplificare gli enti.

Al patto che le istituzioni della provincia di Pordenone hanno proposto ieri alla Fiera Campionaria per accompagnare le aziende dalla crisi al nuovo paradigma sociale e produttivo, il presidente Tondo, tirando le conclusioni, ha aggiunto qualcosa in più, ovvero un’azione sistemica per ridare slancio all’imprenditoria <br />La prima iniziativa è quella di una legge sui talenti. «Otto anni fa – ha ricordato Tondo – proposi la legge sull’innovazione che Illy e Bertossi applicarono. Ora che i soldi alle imprese che investono sul valore aggiunto li abbiamo dati, è necessario favorire i talenti. Entro la fine dell’anno mi impegno a fare in modo che il Consiglio regionale possa approvare una norma che favorisca le idee imprenditoriali d’eccellenza delle nuove generazioni».
L’innovazione, però, non è questione esclusiva delle imprese. La pubblica amministrazione deve correre di pari passo «e questo – ha aggiunto – è il compito più difficile. Semplificare e sburocratizzare, rispondendo alla richiesta degli imprenditori di rendere loro la vita più facile, è un’impresa, perché c’è un eccesso di garantismo burocratico, attraverso leggi, norme e regolamenti, che non produce risultati. E’ il caso delle disposizioni sulla sicurezza nei cantieri: certificano solo costi e non migliorano le garanzie di un luogo sicuro per i lavoratori».
L’altro fronte è quello della semplificazione degli enti. Tondo ha rilanciato l’idea di accorpare in enti unici Fiere e Camere di commercio. Proposta osteggiata nel recente passato, ma che, per il presidente, ha il consenso della gente. In stile berlusconiano ha esposto i sondaggi: «Il 65 per cento dei cittadini intervistati è per una Fiera unica e addirittura il 72 per cento è d’accordo sulla fusione tra le Camere di commercio. In una regione piccola la differenza la fanno le idee, non la pluralità degli enti».
Altro tema, altro sondaggio (mille cittadini interpellati e 300 aziende): «Quasi l’80 per cento dei friulani – ha detto Tondo – era d’accordo con me nello smarcarmi dalle altre Regioni impegnate nel muro contro muro col Governo sul taglio ai trasferimenti. E’ la testimonianza che la gente riconosce la necessità dei sacrifici». Rivendicando servizi e infrastrutture all’altezza dell’Europa, Tondo ha affermato che, anche per l’azione politica della sua giunta, il cambiamento sarà la parola d’ordine, perché «come dice Marchionne o lo assecondiamo, oppure la difesa dell’esistente non produrrà nulla». L’attenzione dei prossimi mesi sarà incentrata su alcuni settori: «Politiche attive del turismo, agro