Pozzuolo: IPA dal 1861 fulcro della rete formativa agricola


 

"Il 130mo anniversario della nascita dell'Istituto professionale agrario è una celebrazione importante perchè testimonia e rinsalda le radici di questa istituzione scolastica di Stato con il territorio ma anche perchè sarà occasione per riflettere sull'evoluzione di questa struttura che l'Amministrazione regionale vorrebbe protagonista all'interno della rete di formazione nel settore agricolo a cui si sta lavorando da tempo". Lo ha sottolineato l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto Molinaro, intervenendo alla presentazione del programma di celebrazioni che si svilupperà dalla fine di marzo fino alla metà di giugno per ricordare la storia del più antico istituto agrario del Friuli Venezia Giulia ma anche per guardare al futuro dell'istruzione professionale di questo comparto. <br />
"Nella consapevolezza che il settore primario è una risorsa importante di questa regione e che una adeguata formazione permetterà di creare risorse professionali preparate e adeguatamente specializzate per rispondere alle crescenti sfide del mercato e alle puntuali direttive dell'Unione Europea, assieme all'assessore alle Risorse agricole, Claudio Violino, – ha spiegato Molinaro – ci stiamo occupando di promuovere una rete di formazione che veda per la prima volta in sinergia oltre agli Ipa e agli istituti tecnici agrari della regione anche l'Ersa, l'Università di Udine e tutti i portatori di interesse del primo settore, ovvero ordini professionali, consorzi di tutela, associazioni di categoria".
L'intervento della Regione è duplice, avendo il Friuli Venezia Giulia competenze primarie in materia di organizzazione della rete scolastica e di politiche agricole.
"L'esigenza di specializzazione e di formazione superiore post diploma – ha concluso Molinaro – potrebbe trovare risposta proprio in questa rete all'interno della quale l'IPA di Pozzuolo potrà avere un ruolo da protagonista".
Ad illustrare gli eventi organizzati in occasione dell'anniversario dell'istituto – nato nel 1861 per volontà della nobildonna Cecilia Gradenigo, moglie del conte Stefano Sabbatini, da cui prende nome la scuola e che oggi conta 130 iscritti, di cui 80 in ospitati nell'adiacente convitto – è stato il dirigente Vittorio Borghetto, alla presenza degli amministratori locali e rappresentanti dell'Ersa.
Si inizierà sabato 26 marzo con la tavola rotonda su "Istruzione professionale agraria ed agricoltura nel terzo millennio: opportunità esperienze e proposte" le cui conclusioni sono affidate agli assessori regionali Molinaro e Violino per proseguire sabato 16 aprile con l'intitolazione della biblioteca a Carlo Sgorlon, il grande scrittore friulano che fu insegnante nell'istituto per diversi anni. Sabato 14 maggio, infine, si terrà il raduno di allievi ed ex allievi e la presentazione del libro dedicato alla storia della scuola e del convitto.