Rai: i fondi usati per le altre lingue, niente programmi in Friulano. De Anna attacca il Far East Festival


di Ilaria Gianfagna

Il caso del friulano dimenticato nel contratti di servizio Rai – e sollevato nei giorni scorsi dal senatore del Pd Carlo Pegorer – arriva sul tavolo del ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani. È stato l’assessore alla cultura Elio De Anna a scrivere a Roma. «È un atto gravissimo perché viola la legge 482, che secondo la Corte costituzionale – ha detto De Anna – è un’applicazione diretta dell’articolo 6 della Costituzione e crea un’ingiustificata discriminazione fra le minoranze presenti in Friuli Vg»

La questione è stata sollevata ieri pomeriggio durante gli Stati generali delle lingue minoritarie. «Sono preoccupato – ha aggiunto l’assessore – per gli inattesi sviluppi sulla stipula del Contratto di servizio tra il ministero dello sviluppo economico e la Rai per il triennio 2010/2012 che hanno portato il Cda della Rai a togliere unilateralmente il richiamo alla lingua friulana, con la conseguenza che i fondi ad essa destinati saranno impiegati altrove». De Anna, che oggi invierà una copia della lettera anche ai vertici Rai nazionali Paolo Garimberti e Sergio Zavoli e al direttore della sede Rai Fvg Roberto Collini, chiede quindi un incontro urgente con il ministro per trovare una soluzione. «La Commissione parlamentare di vigilanza – ha spiegato De Anna – aveva adottato lo schema del contratto che riconosceva la lingua friulana, accanto a francese, tedesco, ladino e sloveno, fra le lingue minoritarie della 482. Un traguardo raggiunto dopo oltre 10 anni di richieste di Regione, Comune, Provincia, Università e Arcidiocesi di Udine».
 

Il caso è solo uno dei tanti argomenti sollevati ieri pomeriggio. Come l’attacco dell’assessore al Far East Film Festival. «Mancherebbero i fondi per friulano anche perché la Regione è impegnata a finanziare altri settori. Come – ha ricordato De Anna – una manifestazione che costa 720 mila euro, finanziata dal Fvg per il 55% e cioè per 394 mila euro (e il pensiero di tanti è corso subito a manifestazioni come il Far East; ndr). In sei mesi vi lavorano sei persone e con contratti per meno di sei mesi vi lavorano otto persone, con 100 volontari, 434 ospiti a cui si aggiungono 180 ospiti italiani e 254 ospiti stranieri, per un totale di mille ospiti. Le persone che dopo la manifestazione tornano sul territorio una volta sono 10, due volte sono 20 e più di 3 volte sono 70. Vale a dire 720 mila euro per un centinaio di persone che ritornano». Un’affermazione che ha destato grande curiosità tra i presenti e che De Anna ha tratto da una tesi di laurea dell’università di Udine. Un attacco che è arrivato durante la risposta al docente dell’ateneo friulano Federico Vicario. «Abbiamo bisogno di più sostegno – aveva detto il professore – per svolgere l’alta formazione, la ricerca scientifica e la didattica universitaria e più attenzione per assicurare qualità e continuità degli interventi in lingua friulana». Ma le richieste non sono finite qui, proprio perché gli Stati generali servivano per capire criticità e debolezze della lingua friulana. «Chiediamo che Regione, Province e Comuni abbiamo un ruolo coordinato sulle competenze – ha detto l’assessore alla Cultura della Provincia di Udine Elena Lizzi –, una pianta organica per l’Arlef e il reinserimento delle attività in friulano nel contratto di servizio Rai». Ma anche «la scuola è una priorità» ha ricordato l’assessore Fvg all’Istruzione Roberto Molinaro. «Entro l’anno 2011/2012 dovrebbe essere possibile inserire l’insegnamento della lingua friulana nelle scuole», ha fatto sapere Molinaro.
 

4 Risposte a “Rai: i fondi usati per le altre lingue, niente programmi in Friulano. De Anna attacca il Far East Festival”

  1. La lettera del Front Furlan all'assessore De Anna

    Spett.le
    ASSESSORE ALLA CULTURA
    della
    REGIONE AUTONOMA FRIULI – V.G.

    Udine, li 23.02.2011

    OGGETTO: Stati generali delle lingue minoritarie

    Egr. sig. Assessore
    come altri, abbiamo appreso solo dalla stampa della convocazione di questi “Stati generali” che non comprendiamo bene a che cosa possano servire se non a nascondere l’ atteggiamento disgregatore della giunta Tondo nei confronti delle minoranze e a dare un palco mediatico immeritato ai protagonisti negativi di questa azione politica.
    Ci chiediamo quali “indirizzi operativi da porre all'attenzione del legislatore, al fine di una riforma organica, condivisa dal territorio” intendiate raccogliere con questa iniziativa, vista e considerata la evidente volontà dimostrata fino ad oggi di disattendere ogni dispositivo di tutela attualmente vigente e di cancellare ogni tipo di azione già avviata e consolidata dalle giunte precedenti.
    Senza fare tanti giri di parole, come espressione politica del gruppo linguistico friulano, non possiamo che sentirci presi in giro.
    Tuttavia riteniamo opportuno segnalarLe le azioni che riteniamo urgenti ed indispensabili per l’ attuazione delle politiche di tutela per la lingua friulana, anche se siamo ben consapevoli che le stesse verranno regolarmente ignorate.
    1) Ricongiungere gli assessorati e le direzioni regionali Istruzione e Cultura
    2) Dare esecuzione alla LR 29/2007 predisponendo i regolamenti di attuazione
    3) Ripristino immediato dei finanziamenti già iscritti a bilancio per le emittenti Radio/Tv private
    4) Intervento presso la RAI affinché le trasmissioni in friulano siano reinserite nel contratto di servizio
    Un tanto le è dovuto in esclusivo rispetto del Suo ruolo istituzionale.
    Cordiali saluti.

    Fronte Friulano – Front Furlan

    http://www.frontefriulano.org/comunicati.asp?ID_COMUNICATO=168

  2. La lettera del Front Furlan all'assessore De Anna

    Spett.le
    ASSESSORE ALLA CULTURA
    della
    REGIONE AUTONOMA FRIULI – V.G.

    Udine, li 23.02.2011

    OGGETTO: Stati generali delle lingue minoritarie

    Egr. sig. Assessore
    come altri, abbiamo appreso solo dalla stampa della convocazione di questi “Stati generali” che non comprendiamo bene a che cosa possano servire se non a nascondere l’ atteggiamento disgregatore della giunta Tondo nei confronti delle minoranze e a dare un palco mediatico immeritato ai protagonisti negativi di questa azione politica.
    Ci chiediamo quali “indirizzi operativi da porre all'attenzione del legislatore, al fine di una riforma organica, condivisa dal territorio” intendiate raccogliere con questa iniziativa, vista e considerata la evidente volontà dimostrata fino ad oggi di disattendere ogni dispositivo di tutela attualmente vigente e di cancellare ogni tipo di azione già avviata e consolidata dalle giunte precedenti.
    Senza fare tanti giri di parole, come espressione politica del gruppo linguistico friulano, non possiamo che sentirci presi in giro.
    Tuttavia riteniamo opportuno segnalarLe le azioni che riteniamo urgenti ed indispensabili per l’ attuazione delle politiche di tutela per la lingua friulana, anche se siamo ben consapevoli che le stesse verranno regolarmente ignorate.
    1) Ricongiungere gli assessorati e le direzioni regionali Istruzione e Cultura
    2) Dare esecuzione alla LR 29/2007 predisponendo i regolamenti di attuazione
    3) Ripristino immediato dei finanziamenti già iscritti a bilancio per le emittenti Radio/Tv private
    4) Intervento presso la RAI affinché le trasmissioni in friulano siano reinserite nel contratto di servizio
    Un tanto le è dovuto in esclusivo rispetto del Suo ruolo istituzionale.
    Cordiali saluti.

    Fronte Friulano – Front Furlan

    http://www.frontefriulano.org/comunicati.asp?ID_COMUNICATO=168

  3. La lettera del Front Furlan all'assessore De Anna

    Spett.le
    ASSESSORE ALLA CULTURA
    della
    REGIONE AUTONOMA FRIULI – V.G.

    Udine, li 23.02.2011

    OGGETTO: Stati generali delle lingue minoritarie

    Egr. sig. Assessore
    come altri, abbiamo appreso solo dalla stampa della convocazione di questi “Stati generali” che non comprendiamo bene a che cosa possano servire se non a nascondere l’ atteggiamento disgregatore della giunta Tondo nei confronti delle minoranze e a dare un palco mediatico immeritato ai protagonisti negativi di questa azione politica.
    Ci chiediamo quali “indirizzi operativi da porre all'attenzione del legislatore, al fine di una riforma organica, condivisa dal territorio” intendiate raccogliere con questa iniziativa, vista e considerata la evidente volontà dimostrata fino ad oggi di disattendere ogni dispositivo di tutela attualmente vigente e di cancellare ogni tipo di azione già avviata e consolidata dalle giunte precedenti.
    Senza fare tanti giri di parole, come espressione politica del gruppo linguistico friulano, non possiamo che sentirci presi in giro.
    Tuttavia riteniamo opportuno segnalarLe le azioni che riteniamo urgenti ed indispensabili per l’ attuazione delle politiche di tutela per la lingua friulana, anche se siamo ben consapevoli che le stesse verranno regolarmente ignorate.
    1) Ricongiungere gli assessorati e le direzioni regionali Istruzione e Cultura
    2) Dare esecuzione alla LR 29/2007 predisponendo i regolamenti di attuazione
    3) Ripristino immediato dei finanziamenti già iscritti a bilancio per le emittenti Radio/Tv private
    4) Intervento presso la RAI affinché le trasmissioni in friulano siano reinserite nel contratto di servizio
    Un tanto le è dovuto in esclusivo rispetto del Suo ruolo istituzionale.
    Cordiali saluti.

    Fronte Friulano – Front Furlan

    http://www.frontefriulano.org/comunicati.asp?ID_COMUNICATO=168

  4. aggiornamento del 25/02/2011

    Ilaria Gianfagna dal MV di oggi

    Su Facebook dilagano gli appelli a difesa del Far East Film Festival. Piena solidarietà da tutto il mondo alla manifestazione del cinema asiatico organizzata dal Cec. Dopo la dichiarazione che l’assessore alla cultura Elio De Anna ha fatto mercoledì pomeriggio agli Stati generali delle lingue minoritarie del Fvg, decine di utenti di Facebook si sono schierati con il Far East. In difesa di una kermesse che ha «importanti risvolti culturali, turistici ed economici per la regione», come si leggi nei commenti lasciati su facebook.

    «Dateci una mano». «Fatevi sentire». «Cita dati a casaccio». «Vuole favorire Pordenone». «Allora facciamo solo sagre»?
    Sono alcune delle tante reazioni fatte dall’assessore alla Cultura Elio De Anna durante gli Stati generali delle lingue minoritarie. L’assessore non ha fatto esplicito riferimento al festival, ma ha fatto capire qual era il suo obiettivo.
    Far East. Mancherebbero i fondi per friulano «anche perché la Regione è impegnata a finanziare altre manifestazione, come una che costa 720 mila euro, finanziata dalla Regione per 394 mila euro» aveva detto De Anna, senza citare il Far East Film festival, ma elencando alcuni cifre che caratterizzano la manifestazione. Di ieri la reazione di tanti visitatori che ogni anno affollano le sale del Visionario durante la manifestazione internazionale che coinvolge la città. Non solo solidarietà, ma anche dati alla mano. Sulla pagina Facebook del festival compare, infatti, anche la tabella con i “dati reali”. Secondo lo schema, gli importi forniti da De Anna sono corretti, ma sbagliata è la percentuale di ritorno degli spettatori in regione, a Festival concluso. Per l’assessore De Anna si tratta di un centinaio di persone. Stando alla tabella, il 70 per cento dei visitatori (e cioè di 50 mila persone) ritorna a Udine e dintorni almeno 3 volte nella vita.
    Contratto Rai. Sono ore decisive per il Contratto di servizio Rai. «C’è ancora la possibilità di inserire le trasmissioni in friulano nei programmi regionali. Bisogna però che tutte le istituzioni e le associazioni interessate si mobilitino. Adesso». A lanciare l’appello è il senatore del Pd Carlo Pegorer che invita tutti e soprattutto il presidente della Provincia Pietro Fontanini ad alzare la voce. Il ministro allo sviluppo economico Paolo Romani dovrebbe aver ricevuto la lettera inviata dall’assessore De Anna, che denuncia la scomparsa delle trasmissioni in friulano dal contratto Rai e che gli chiede un incontro urgente.
    L’interrogazione. Al ministro Romani è arrivato un documento anche dal parlamentare di Italia dei Valori Carlo Monai, primo firmatario con i colleghi deputati Angelo Compagnon (Udc), Alessandro Maran (Pd); Ivano Strizzolo (Pd) e Pierfelice Zazzera (Idv). «Questa azione – dicono i firmatari che si attendono una risposta dal ministro entro due settimane – offende i diritti linguistici delle comunità locali».
    La scuola. La Provincia, dal canto suo, chiede alla Regione risposte precise sull’insegnamento del friulano nelle scuole e in particolare, come fa sapere l’assessore alla cultura Elena Lizzi, sull’approvazione dei regolamenti attuativi della legge 29/2007. Stessa richiesta avanzata dal Comune di Udine per voce di Kristian Franzil.
    La Regione. «Entro l’anno 2011/2012 – ha detto l’assessore all’istruzione Roberto Molinaro – saremo in grado di assicurare almeno un’ora settimanale nelle scuole. Il regolamento attuativo è in via di definizione, per un problema di coordinamento tra Stato e Regione: in uno scenario di riduzione delle ore scolastiche è difficile aggiungere ulteriori insegnamenti».
     

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