Renzo Tondo commissario straordinario per l’autostrada A4?

Per lui non sarebbe neanche la prima volta. Ricordiamo la sua nomina a commissario nel 2002 ai tempi della crisi economico-ambientale della Cartiera Burgo di Tolmezzo;  chi lo conosce sà che lui non è certo tipo da tirarsi indietro e anzi; le sfide gli piacciono moltissimo anche se (vedi caso Burgo) c’è da finire davanti ad un giudice.

Quindi per l’autostrada si va verso un commissario anziche’ due. Per l”emergenza A4′ e in particolare per la costruzione della terza corsia, da Venezia a Trieste, il governo potrebbe nominare nei prossimi giorni Renzo Tondo, presidente del Friuli Venezia Giulia, come commissario straordinario, superando in questo modo le riserve dell’Anas sull’indicazione da parte delle Regioni Veneto e Fvg di Silvano Vernizzi e Bortolo Mainardi, in veste di commissari rispettivamente per il tratto veneto e per quello friulano. Renato Chisso, assessore regionale veneto alla mobilita’ e reduce da contrasti con l’Anas, ha confermato: ”Ritengo che il commissario sara’ il presidente Tondo e il Veneto non avra’ nulla da ridire, perche’ il tratto maggiore della terza corsia si trova nella vicina regione”. Chisso ha detto di prendere atto ”con soddisfazione” che l’ordinanza di nomina e’ pronta. Riccardo Riccardi, assessore regionale ai trasporti del Friuli Venezia Giulia, afferma dal canto suo: ”Aspettiamo l’ordinanza e ci auguriamo che la nomina del commissario sia la piu’ rapida possibile”. Riccardi fa intendere che la ”soluzione istituzionale” sia la piu’ adatta per affrontare la situazione d’emergenza e che la probabile scelta di Tondo sarebbe ”un importante riconoscimento” per il governatore regionale.<br />

2 Risposte a “Renzo Tondo commissario straordinario per l’autostrada A4?”

  1. Dal MV del 12 Agosto

    Snellire le procedure del cantiere sostituendosi a Cipe e Anas; creare un’unità di crisi per realizzare l’opera da 1,5 miliardi; ottenere da Roma il potere di limitare i Tir, i sorpassi e i flussi; poter chiudere l’A4 in caso di emergenza, come oggi solo il prefetto può fare. Sono le condizioni preliminari che il governatore del Fvg, Renzo Tondo, pone al governo Berlusconi per assumere l’incarico di commissario della terza corsia, dopo l’accelerazione di Roma seguita alle immagini choc della strage di Cessalto.

    Tondo da Tolmezzo si prepara a un viaggio romano non programmato. La metà sarà Palazzo Chigi dove incontrerà i sottosegretari Gianni Letta e Guido Bertolaso. «Negozierò i poteri col governo – annuncial il presidente della Regione – e non farò il commissario a scatola chiusa, vista la gravità della situazione in cui versa la nostra autostrada. Qui, se non ci sono le garanzie che si possa davvero intervenire in caso di emergenza, si finisce schiacciati da questo mega-cantiere». Tondo non fa «i salti di gioia», aggiunge, «anche perché non sarà facile». E c’è il problema del compenso: «Non lo voglio – anticipa il presidente – anche per la Burgo l’ho fatto gratis. Ma viste le responsabilità credo che non si possa. Per cui valuteremo almeno un’assicurazione».

    E così, dopo che Roma – in particolare l’Anas – aveva frenato sulla scelta di due commissari tecnici, che avrebbero duvuto essere Silvano Vernizzi per la tratta veneta e Bortolo Mainardi per quella friulana, Letta ha aperto all’ipotesi di indicare Tondo. «Dal Veneto è giunto subito un via libera di massima alla mia nomina – dice il presidente della Regione autonoma – ma è evidente che questo non mi basta. Stiamo parlando di una autostrada perennemente intasata, dove i pericolo sono quotidiani. La strage di giovedì scorso è stata impressionante e vedere quelle immagini mi ha colpito molto. Sono cose che mi fanno riflettere sulla gravità dell’impegno che vado ad assumermi».

    Per prima cosa, Tondo intende accertarsi che fra i poteri contenuti nell’ordinanza che Roma invierà venerdì in Regione vi siano anche quelli di intervento diretto in caso di emergenza. Come la chiusura dei caselli in caso di rallentamenti, l’obbligo di uscita per i mezzi pesanti su indicazione della concessionaria, l’individuazione di tratte obbligate fuori dall’autostrada per le brevi percorrenze in caso di affollamento. Tutte cose che oggi la Regione non può fare. Nemmeno per limitare i Tir o i flussi. «E’ invece necessario poter intervenire – spiega Tondo – così come ci devono garantire che saremo in grado di chiudere l’autostrada in caso di necessità». Un potere, questo, che oggi spetta ai prefetti e che se esercitato dalla concessionaria Autovie venete senza autorizzazione espone al rischio di un’inchiesta per interruzione di pubblico servizio. Per quanto possa sembrare incredibile parlare di servizio interrotto su una tratta rallentata o addirittura ferma per il traffico dalle sei alle dieci ore al giorno.

    Altro punto centrale sarà la possibilità di sostituirsi al Cipe e all’Anas per l’approvazione dei vari passaggi del lungo iter burocratico. Un potere, questo, che potrebbe dimezzare i tempi della burocrazia, stimati in oltre quattro anni per la sola lettura delle carte.

    Tondo spiega anche le ragioni per cui, dopo l’indicazione di due commissari tecnici, Roma abbia frenato e congelato le nomine. «La decisione di indicare due commissari, uno per il Veneto e uno per il Friuli Venezia Giulia – ammette il governatore – non è mai piaciuta a Roma. E così l’Anas si è messa a frenare, forse perché tendenzialmente avrebbero preferito un loro uomo al vertice di una squadra composta dai nostri due». Ipotesi, questa, che le due regioni non gradivano, ma che l’Anas riteneva più opportuna per non perdere il controllo su un’opera di questa portata. La stessa posizione che aveva congelato la nomina del commissario da parte del governo Prodi, con il no del ministro Antonio Di Pietro a una figura tecnica espressione delle Regioni. «L’emergenza dell’A4 è centrale per il Nord-est, l’Italia e l’Europa – aggiunge Tondo – e noi sappiamo che per risolverla in tempi stretti dobbiamo invece farcela da soli», spiega rievocando il terremoto e l’affidamento dei poteri straordinari all’allora presidente della Regione, Antonio Comelli. «Faremo un pool – conclude – per lavorare». Pool di cui farà parte l’assessore Riccardo Riccardi.

  2. L’ordinanza del Governo per la nomina di Renzo Tondo, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, a commissario per l’autostrada A4 Venezia-Trieste e’ imminente. Lo ha detto lo stesso Tondo, interpellato dall’ANSA stamani, a Palmanova (Udine) a margine dell’incontro con i sindaci dei comuni danneggiati dal tornado dello scorso fine settimana. ”Stiamo aspettando la proposta di ordinanza da parte di Guido Bertolaso, sottosegretario alla Protezione Civile, che potrebbe arrivare in tempo reale”, ha spiegato Tondo, che ha anche chiesto poteri straordinari per lo svolgimento dell’incarico di commissario. ”Chiedo pieni poteri per emettere ordinanze – ha spiegato Tondo – baypassare le decisioni delle autonomie locali, compiere scelte che di solito sono competenze delle Prefetture, come limitare il traffico e chiudere i caselli. Se potro’ fare questo – ha concluso Tondo – accettero”’. La nomina di un commissario per l’autostrada Venezia-Trieste, gestita da Autovie Venete, societa’ controllata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, e’ stata accelerata dall’incidente avvenuto venerdi’ scorso a Cessalto (Treviso) nel quale sono morte sette persone.

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