Resia: si schiera il comitato “No alla centrale Resia 2!”


Dal sito http://unfuturoxresia.blogspot.com/

Il Co.S.In.T. (Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo) ha presentato la richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali con avviso pubblico sul quotidiano “Messaggero Veneto” del 21 ottobre 2009 del progetto di impianto idroelettrico denominato “Resia 2” , sito in Comune di Resia Ud in località “Ponte Rop” . Ecco la descrizione del progetto: “si prevede il recupero del vecchio fabbricato dismesso dall’Enel a causa degli ingenti danni causati dal sisma del 1976, riattivando la centrale ad acqua fluente con potenza nominale media di concessione pari a 501,1 KW, una potenza minima producibile pari a 35 KW e massima producibile pari a 850 KW per la produzione di energia; il collegamento con gli impianti utilizzatori avverrà attraverso le linee elettriche ENEL in cabina sita alla confluenza tra Rio Barman e Torrente Resia, già esistente. La realizzazione dell’opera prevede la costruzione di un manufatto di captazione delle acque, sul fiume Resia in località Rop, ricavato tra due briglie di cui una esistente ed una parzialmente esistente che verrà recuperata, la derivazione per l’uso idroelettrico avverrà mediante uno stramazzo laterale di derivazione (opera di presa)”. Sul sito ufficiale della Regione Friuli Venezia Giulia nella parte dedicata all’Ambiente e Territorio (sezione procedure di Valutazione d’impatto ambientale) sono stati pubblicati gli elaborati tecnico – amministrativi – ambientali di realizzazione del progetto. Molti cittadini resiani, mai messi al corrente di questo progetto, si stanno organizzando per far sentire la loro voce: “No alla centrale Resia 2!”. Un gruppo di lavoro si è già riunito per produrre una petizione e per organizzare un incontro pubblico per informare tutta la popolazione. L’incontro si svolgerà a San Giorgio di Resia presso il Salone dell’Associazione Sangiorgina venerdì 20 novembre 2009 a partire dalle ore 20.30. Saranno presenti all’incontro anche alcuni esponenti di Legambiente FVG che esporranno il problema dello sfruttamento indiscriminato della risorsa acqua nelle nostre montagne. Tutti sono invitati a partecipare. Anche i non residenti possono far sentire la loro voce, possono inviare alla Regione FVG o al Comune di Resia una lettera di protesta per dire: “No alla centrale Resia 2!”.<br />

info sul blog della lista civica UN FUTURO PER RESIA
http://unfuturoxresia.blogspot.com

Una risposta a “Resia: si schiera il comitato “No alla centrale Resia 2!””

  1. Aggiornamento del 22/11/2009

    Un comitato per dire no alla realizzazione di una centrale idroelettrica sul torrente Resia, in località Rop. È quello che si tra formando nel comune di Resia per opporsi al progetto messo a punto dal Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo, che vorrebbe produrre energia riattivando la vecchia centrale dismessa dell’Enel. Un impianto con una potenza nominale media di concessione pari a 501 KW, con una potenza minima producibile pari a 35 KW e massima pari a 850 KW. I cittadini che si riconoscono nel Comitato, dopo aver visto sul sito della Regione gli elaborati tecnico-amministrativi-ambientali di realizzazione del progetto comprensivi dello Studio di Impatto Ambientale, hanno deciso di presentare un’opposizione con osservazioni indirizzata alla Regione, al Comune di Resia, alla Provincia di Udine, All’Autorità di Bacino, al Parco delle Prealpi Giulie, Alla Comunità Montana, ai Comuni dell’Alto Friuli e all’Ente tutela pesca. Tra le preoccupazioni del Comitato, il rischio che la centrale possa pregiudicare le particolarità ambientali della Val Resia e del bacino del torrente Resia. «Il Cosint – scrive il Comitato – ha già recuperato una centrale con captazione sul Rio Barman, affluente di sinistra del Resia e con questo progetto si propone di realizzarne una seconda adiacente alla prima, per altro nel tratto più interessante del torrente, scaricando i costi ambientali sulla comunità resiana e sul suo territorio. Da una prima analisi – continuano – il progetto appare determinare una radicale trasformazione del fiume Resia nel tratto interessato dal ponte “Rop” al ponte della “Centrale”, con la perdita totale della sua identità, riducendolo per tutto l’anno alla sua portata di magra». Una situazione che, a detta del Comitato, «determinerebbe un’alterazione del paesaggio incompatibile con la fruizione turistica del territorio, ritenuta essenziale risorsa per lo sviluppo economico delle aree montane». Senza contare che «interferirebbe in modo irreversibile con i piani di conservazione delle popolazioni ittiche autoctone». Per questo il Comitato chiede alla Regione di valutare l’incompatibilità ambientale e paesaggistica del progetto presentato dal Cosint. Progetto che è stato illustrato alla popolazione sabato pomeriggio, dalle 16 alle 18, nel municipio di Resia.(

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