Rigolato: la 355 non si allarga per colpa di uno stavolo su cui c’è un vincolo


di Gino Grillo

La Sovrintendenza regionale ai beni architettonici blocca i lavori di allargamento della strada regionale 355 della Val Degano a Rigolato: lo stavolo acquisito lo scorso anno dalla proprietà comunale non si può abbattere. E così Fabio D’Andrea, sindaco del paese, intende adesso trasformare questa situazione in un caso politico. «Lo stavolo ci è stato praticamente regalato dagli 8 proprietari precedenti perché venisse abbattuto per poter allargare il sedime stradale all’interno del paese. Ora si vuol far passare l’idea che l’edificio ha un grande valore storico e ambientale». Il sindaco prosegue spiegando come il valore dello stavolo sia insignificante: «Il costo del suo abbattimento – spiega D’Andrea – sarà superiore al valore intrinseco dell’immobile». Ma forse questo spesa non costerà al Comune in quanto l’edificio è pericolante. L’anno scorso sono stati stanziati i fondi per l’allargamento della strada, il progetto preliminare è approvato dal febbraio 2011: il progetto di FvgStrade prevede l’eliminazione delle strettoie che riducendo da due ad una carreggiata creano rallentamenti al traffico di mezzi anche pesante che raggiunge il Veneto e l’Austria. Sulla strada transitano in media 5 mila 400 veicoli al giorno, dei quali il 10 per cento è dato dai mezzi pesanti. Il progetto prevede investimenti 3 milioni di euro ed è stato condiviso dai 10 sindaci dei Comuni della vallata. Questo intoppo frena il progetto complessivo: il Comune vuole però che si prosegua con il resto dei lavori mentre proseguono le trattative per lo stavolo con la Sovrintendenza. «Abbiamo bisogno di marciapiedi, già due persone sono morte investite su questa strada, ma si tratta anche di un discorso di vallata, non solo di Rigolato». La scorsa settimana c’è stato il sopralluogo della Sovrintendenza, con il senatore Vanni Lenna, per verificare il da farsi, ma D’Andrea è pronto «ad andare avanti, creando anche, se necessario, un caso politico».