Sa Giovanni al Natisone: l’educazione alla legalità, 4 comuni contro il bullismo

di ALESSANDRA CESCHIA

A volte prende forma con la prepotenza, la derisione, lo scherzo pesante nei confronti di chi è diverso, o solo più debole, a volte si traduce in atti di teppismo, danneggiamenti. Lo chiamano bullismo, liquidando con un’unica parola comportamenti negativi messi in atto da minori “difficili” con una caratteristica comune: la serialità. È a questi comportamenti che quattro Comuni uniti dal Corpo intercomunale di polizia locale Torre Judrio Natisone hanno dichiarato guerra con un progetto di prevenzione che coinvolgerà i docenti, gli alunni della scuole medie e i loro genitori.

A dare il “la” all’intero progetto è stata una proposta del capitano Fabiano Gallizia, comandante del Corpo intercomunale di polizia locale Torre Judrio Natisone, una felice collaborazione giunta quest’anno al suo decennale. L’idea era quella di attingere ai fondi stanziati dalla Regione in base alla Lr9/2009 per finanziere percorsi finalizzati all’educazione alla legalità e alla sensibilizzazione. Il progetto è partito da San Giovanni al Natisone, capofila, e ha incontrato anche l’entusiastica partecipazione dei Comuni di Buttrio, Corno di Rosazzo e Premariacco. I corsi, tenuti da personale esperto in materia di bullismo e devianza giovanile, psicologi, docenti universitari, educatori dell’Irss, personale specializzato della polizia di Stato e con la collaborazione della polizia locale è partito fra le classi prime delle scuole secondarie di primo grado di Premariacco, dove ci saranno 8 incontri che coinvolgeranno 28 studenti, San Giovanni al Natisone, dove ce ne saranno 12 per 70 studenti, Buttrio (una decina di lezioni e 36 alunni) che proseguiranno fino al 1º aprile. L’obiettivo è realizzare corsi finalizzati a promuovere forma di mediazione fra pari, in modo tale da favorire un clima socio affettivo e uno interpersonale fra gli attori in gioco sulla base della metodologia cooperante. Incontri in classe sul tema del bullismo finalizzati ad aumentare i livelli di empatia nei confronti della vittima ad aumentare il grado di consapevolezza sul tema e a fornire gli strumenti per la corretta gestione del fenomeno. Quindi saranno coinvolti i genitori, gli appuntamenti sono ancora da confermare, ma si dovrebbero tenere il 28 aprile a San Giovanni (anche per i genitori di Corno di Rosazzo), e il 5 maggio a Premariacco (anche per i genitori di Buttrio). Si tratta di incontri di sensibilizzazione finalizzati a potenziare le abilità di monitoraggio dei comportamenti dei figli e ad incrementare la consapevolezza del problema.
Quindi gli incontri con gli insegnanti, dal 24 marzo al 14 aprile, nella sala polifunzionale di San Giovanni al Natisone, dove saranno coinvolti non solo i docenti di delle scuole primarie di secondo grado, ma anche quelli delle classi quarte e quinte delle scuola primarie (una cinquantina in tutto). A loro sarà destinato un corso di formazione destinato alla comprensione del fenomeno e all’elaborazione di strategie di intervento.