San Giorgio di Nogaro: il Sindaco chiede un nuovo tracciato per la Ziac

dal MV di oggi:
«Dobbiamo attendere un evento tragico come quello avvenuto a Viareggio, per chiedere se è ancora possibile che le cisterne contenenti gas circolino liberamente su una tratta ferroviaria che attraversa il centro abitato di San Giorgio di Nogaro?» . A lanciare l’allarme sulla critica situazione del tratto ferroviario che collega lo scalo sangiorgino all’area industriale della Ziac, che si snoda tre le abitazioni, è il sindaco di San Giorgio, Pietro Del Frate.Allarme più volte manifestato:«Anche in modo energico all’interno Cda, del Consorzio Aussa Corno, ma anche verso gli amministratori regionali, affinchè venga avviato un programma per la dismissione della linea ferroviaria che dalla stazione di San Giorgio, collega la zona industriale. Purtroppo – afferma il sindaco – nel passato si sono verificati degli incidenti anche mortali, che hanno di fatto costretto il Consorzio e le Ferrovie a migliorare la segnaletica, perché la linea attraversa, a raso, molti incroci stradali. Non dobbiamo attendere, un evento catastrofico come quello della località toscana, per capire che è necessario procedere nella realizzazione di un tracciato alternativo che eviterebbe il pericolo per centinaia di residenti su via Marittima e Porto Nogaro».
Del Frate sottolinea la necessità di un percorso in sicurezza, lontano dai centri abitati che incentivi l’utilizzo delle rotaie rispetto alle strade:«Che tolga cioè traffico pesante dalle nostre strade, statali e provinciali. Non si può pensare che lo sviluppo futuro della Ziac – ribadisce-, sia garantito da una rete infrastrutturale programmata a metà del secolo scorso. Noi crediamo nelle potenzialità di quest’area, ma pensiamo che lo sviluppo possa essere assicurato solo se accompagnato da infrastrutture adeguate ai prossimi cinquant’anni. Oggi un pericolo reale c’è, e la risposta non può essere demandata a soluzioni che impediscano il transito, perché questo significherebbe bloccare attività produttive con conseguenti ulteriori crisi occupazionali. L’alternativa è chiedere alla Regione adeguati progetti e finanziamenti che rimuovano il problema e costituiscano una soluzione definitiva! Facciamolo per tempo, non attendiamo la tragedia! Le soluzioni sono possibili, alcune idee sono già state elaborate, non perdiamo altro tempo: noi amministratori siamo disponibili ad assumerci le nostre responsabilità, altrettanto devono fare Regione, Provincia e Consorzio Aussa Corno».
Del Frate conclude, annunciando che nei prossimi giorni invierà «un appello a questi enti, per chiedere un impegno straordinario per risolvere i nodi strategici per lo sviluppo che sono costituiti dai dragaggi, dalla viabilità di collegamento con l’autostrada e la rete ferroviaria. Le risposte e gli impegni che assumeranno saranno indicativi della volontà di far crescere l’economia di questo territorio e di questa regione!».