Sauris: check up alla diga, in inverno si svuota il lago

di Gino Grillo.

 Sarà svuotato entro i primi mesi del 2013 il lago di Sauris nel bacino del Lumiei. Lo ha comunicato il Nucleo idroelettrico udinese di Edipower con una nota inoltrata agli enti territoriali interessati: Provincia di Udine e i Comuni di Sauris, Ampezzo e Socchieve. Edipower comunica che le operazioni di svaso del bacino del Lumiei avverranno in febbraio e marzo. Gli interventi saranno eseguiti nel rispetto di quanto previsto dal progetto di gestione e dal piano operativo di fluitazione predisposto dalla Regione. Le operazioni di svuotamento del lago vengono programmate a cicli continui per visionare lo stato dell’arte della diga. A metà inverno si procederà dapprima a far diminuire progressivamente il livello delle acque del lago sino alla quota minima di regolazione, sita a quota 905 metri, mediante opere di derivazione che inizieranno a gennaio. Quindi, a febbraio, si procederà a svuotare l’acqua sino alla base della diga mediante l’apertura dei bocchettoni a quota 887 metri. A inizio febbraio, a bacino svuotato, si procederà con operazioni di ruscellamento mediante l’acqua in ingresso dal torrente Lumiei. Eseguite queste operazioni i tecnici di Edipower mediante lance con acqua a pressione provvederanno a rimuovere i sedimenti a fondo lago, utilizzando se necessario pure mezzi meccanici. Le operazioni di pulizia e di controllo delle infrastrutture si protrarranno sino a fine marzo, inizio aprile, quando, esaurite le operazioni, si procederà al rinvaso delle acque. Si prevede che per svuotare il milione 200 mila metri cibi di acqua, tanti ne contiene il lago ai livelli minimi, ci vorranno tre giorni. Al lago di Sauris confluiscono le acque dei ruscelli della sinistra Tagliamento di Forni di Sopra e quelle del rio Novarza di Forni di Sotto. Le opere di ruscellamento del Lumiei potrebbero interessare anche questi corsi d’acqua, salvo che le stesse per il periodo delle operazioni, non possano essere inviate lungo i corsi naturali nei due Comuni limitrofi. Per rimuovere i fanghi in prossimità della chiusa, sarà installata sul coronamento della diga una piattaforma sulla quale saranno installate delle lance d’acqua a pressione e una gru. L’abbassamento dell’acqua farà riemergere l’antica frazione de La Maina di Sauris, sommersa alla fine del secondo conflitto mondiale e ricostruita più a monte. Pochi resti, per lo più pavimentazioni, essendo la frazione costruita con case in legno con muri perimetrali a secco. Più imponenti i resti, in cemento armato posti non distante dalla diga sul versante nord, delle baracche dei prigionieri neozelandesi che nel corso del conflitto mondiale sono stati impegnati forzatamente alla costruzione della diga.