Sauris isolata: 25/12/2008 in arrivo in Friuli freddo e gelo

Cambierà il tempo in particolare nel nord Italia, a cominciare dal tardo pomeriggio di Natale.   Freddo, gelo e bora sono in arrivo nella Regione dove stamani, pero’, le temperature, in pianura, hanno variato tra i 10 e i 13 gradi. In 24 ore l’escursione termica media sara’ quindi di 18 gradi. Per domani previste infatti temperature ovunque sotto lo zero, con punte di -5 gradi in pianura. A Trieste, dove nel pomeriggio il tempo e’ nettamente peggiorato, domani sono previsti l’arrivo della bora e, sul Carso, deboli nevicate. L’ondata di maltempo diminuira’ d’intensita’ domenicaIntanto Sauris, in provincia di Udine, una località turistica della Carnia, è da mercoledì sera isolata a causa di una frana, con un fronte di settanta metri, che ha interrotto la provinciale del Lumiei. Sul posto sono intervenuti tecnici della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Vigili del fuoco e Carabinieri che hanno provveduto a deviare il traffico. L’evento franoso potrebbe proseguire nelle prossime ore a causa dell’instabilità del tratto roccioso sovrastante la località interessata. Al momento non sono state segnalati danni a cose e persone. Solo venerdì la Protezione civile deciderà cosa fare. Gli abitanti e i turisti bloccati nella località turistica friulana sono circa mille.

6 Risposte a “Sauris isolata: 25/12/2008 in arrivo in Friuli freddo e gelo”

  1. Aggiornamento 26/12/2008

    Un uomo di 33 anni, Jacopo Toso, di Tricesimo (Udine), è rimasto ferito in un incidente a Sauris (Udine) durante una discesa con lo slittino. L’incidente è avvenuto nel pomeriggio sulle piste della località turistica carnica. L’uomo – anche a causa della strada del ‘Lumiei’ interrotta da una frana – è stato elitrasportato all’ospedale di Udine.

  2. Aggiornamento 27/12/2008

    I turisti bloccati a Sauris non ne hanno fatto un problema, segno che si trovavano, anzi si trovano visto che sono ancora impossibilitati a scendere a valle, a loro agio e approfittano per ulteriori sciate, mangiate e, perchè no?, per qualche ulteriore brindisi. L’hanno presa dunque con filosofia e si sono rassegnati di buon grado a un prolungamento della loro scappata natalizia sui monti della Carnia. Altri, un piccolo gruppo di toscani, ha preferito invece lasciare a piedi la località, attraversando sulle proprie gambe la zona della frana.

    Paola Schneider gestisce l’albergo di proprietà, il Riglarhaus, nella frazione di Lateis, raggiungibile anche dal fondovalle, in quanto la frana che ostruisce la provinciale si trova più a monte. «I nostri clienti non hanno risentito delle difficoltà di accedere al nostro albergo. Semmai i loro disagi sono dovuti – spiega Schneider – all’impossibilità di raggiungere Sauris di Sotto e Sauris di Sopra dove si trovano le varie infrastrutture sportive e sciistiche, da quest’anno gestite da Promotur». Non manca qualche disdetta, dovuta dal frastuono che la vicenda ha avuto a livello nazionale sui mass media, ma tutto sommato in maniera contenuta. «I nostri clienti vivono questa situazione con grande serenità – dichiara Luca Schneider, proprietario del Garnì Plu Eme nella frazione di Sauris di Sotto – godendosi, complice il tempo soleggiato, un’altra giornata sulla neve». Una situazione quasi invidiabile per qualcuno, che ha potuto approffitare di un giorno di vacanza in più.

    Non dispera nel prosieguo della stagione neppure Luca. «Il cambio dei turisti era previsto per oggi (ieri per chi legge). Chi si è dovuto fermare un giorno in più non ha avanzato obiezioni, mentre chi deve arrivare per il fine settimana è stato avvisato telefonicamente». Nessuna cancellazione o cambio di programma, da parte dei turisti che hanno prenotato per fine anno nel comune più in quota della provincia di Udine, sono solamente rimasti in attesa che la situazione si sblocchi. «Sinora nessun problema. I turisti si sentono protetti e coccolati: non capita ogni giorno di avere a disposizione tanta gente che ti accudisce e tanti mezzi, anche due elicotteri, quello del 118 e della protezione civile». Così la titolare dell’albergo Morgenleit di Sauris di Sotto, Susanna Cozzi. «I problemi, se la situazione non si sblocca, potrebbero rilevarsi per il ponte di San Silvestro, quando dovrebbero giungere i turisti che hanno prenotato per la fine dell’anno». Se da un lato non mancano alcune perplessità, o difficoltà a collegare la zona con i gatti delle nevi, dall’altro non manca chi, conferma Susanna, chiama da ogni angolo d’Italia per vivere sulle nevi saurane un’esperienza richiamati anche dalla risonanza mediatica che la vicenda ha avuto in campo nazionale.

  3. Aggiornamento 27/12/2008

    La frana di Mitreichenpoch che ha isolato Sauris non ha cerato problemi solo al turismo della vallata del Lumiei, ma anche danni alle altre attività produttive del paese. «Vivere in montagna comporta queste eventualità – spiegano al prosciuttificio Wolf – speriamo che la viabilità venga ripristinata al più presto». Duecentomila prosciutti e speck, una sessantina, che arrivano anche dai paesi del fondovalle, gli impiegati nell’azienda, in un paese che conta 400 residenti: il prosciuttificio Wolf è una grossa realtà che ha contribuito in maniera sostanziale al mantenimento della popolazione in loco e di conseguenza anche al successo turistico della località. In questi due giorni di festività natalizie, con le maestranza in ferie, i danni si limitano ai mancati introiti dello spaccio annesso al capannone dell’attività produttiva, per mancanza di pendolari e turisti, ma da lunedì le cose si complicheranno. Il cronoprogramma dell’azienda prevedeva infatti ancora due giorni di lavoro per quest’ultima settimana del 2008. «Oggi (ieri per chi legge) avevamo in programma di inviare un grosso camion in Germania per rifornirci della materia prima necessaria alla lavorazione della prossima settimana». L’esiguo passaggio ricavato sulla strada non ha permesso nemmeno il passaggio di camion più piccoli, per cui molto probabilmente si perderà la produzione di una settimana. «Si tratta di tre-quattromila prosciutti in meno: una perdita di produzione, e quindi di vendite, netta, che non si riuscirà a recuperare». Questo comporterà necessariamente il dover lasciare a casa una trentina di dipendenti già da lunedì se la strada non sarà riaperta.

    Impossibile, anche per motivi igienici, effettuare traslochi dei quarti di maiale nel tratto della frana: si tratta dunque di un danno grave per l’azienda.

    «Viviamo, se vogliamo – concludono i responsabili del prosciuttificio – una situazione anche suggestiva per certi aspetti, ma dal punto di vista economico, non solo per la nostra attività, ma per tutte quelle che operano nel nostro comune, si tratta di una perdita economica non indifferente». Intanto si attende l’evolversi della situazione, perché da lunedì è in programma l’invio dei camion con il prodotto finito, i rinomati speck e prosciutti di Sauris, per rifornire i centri di vendita del nord Italia.

    Problemi al prosciuttificio, ma anche guai in vista, se la strada non sarà riaperta almeno all’inizio della prossima settimana, per le altre attività economica del paese e pure le abitazioni provate. Legna a parte (e per fortuna che si tratta di un paese di montagna) per il riscaldamento e la cucina (compresa quella degli alberghi) tutte le abitazioni del paese infatti si affidano ai grandi bomboloni di gas, che, ovviamente, sono soggetti ad esaurimento. Per ora, ha confermato l’ingegner Gianni Burba, della Protezione civile regionale che sta seguendo da tre giorni l’emergenza, le scorte dovrebbero essere sufficienti, ma se la strada non dovesse essere riaperta lunedì mattina, il problema emergerebbe in tutta la sua gravità

  4. Aggiornamento 28/12/2008

    Potrebbero superare i 300 mila euro i mancati introiti di Sauris causati dalla frana. A stimare il danno, che assume proporzioni più preoccupanti in quanto gli incassi di Natale debbono sopperire alle giornate di media e bassa stagione, è Paola Schneider, albergatrice del Riglarhaus di Lateis. La frazione non è isolata, si trova su un altro versante della montagna, non interessato dal sommovimento che dalla vigilia di natale isola le frazioni di Sauris di Sopra e di Sotto.

    «Invece delle 30 persone che avevano prenotato, mi ritrovo con l’albergo semivuoto: solo 9 persone si sono arrischiate a venire quassù per le loro vacanze di fine anno». Schneider spiega come in paese sci siano 7 alberghi, i quali, nessuno escluso, ha ricevuto nelle ultime ore telefonate di disdette. «La nostra clientela in questo periodo è costituita principalmente da famiglie, con figli. Il timore di mettere in qualche modo in pericolo l’incolumità dei figli, fa decidere loro di disdire le prenotazioni».

    Il danno economico non si ferma alle strutture alberghiere, a risentire della mancanza di clientela sono le varie strutture: il Kursaal, la cooperativa che vende gli alimentari, la tessitura di Sauris, la zona sportiva, lo spaccio dei due prosciuttifici: il Wolf e la Vecchia Sauris. «A questo occorre aggiungere la perdita secca che i prosciuttifici registreranno per la mancata produzione».

    Al solo prosciuttificio Wolf si perderanno 4000 pezzi di nuovi prosciutti. Trenta le maestranze che rimarranno a casa per una settimana, almeno, sempre che la viabilità possa essere ripristinata la prossima settimana e che i camion possano recarsi nel fondovalle per i necessari rifornimenti di quarti di maiale che poi diverranno speck e prosciutti. «Una quindicina di giorni or sono – precisa l’albergatrice – c’era stato un piccolo sommovimento nella zona, ma sembrava che tutto fosse finito lì. Invece la situazione è peggiorata, determinando un danno economico anche per quelle località che non sono interessate direttamente dalla frana».

    Un “romantico” Tr, un gatto delle nevi capace di una ventina di posti, è stato attivato per bypassare la zona soggetta alla frana. Il gatto trasporta i turisti ed, eventualmente, i residenti che debbono raggiungere la frazioni isolate. Ma questo comunque non rassicura i turisti che, nella maggioranza, ha dato for fait.

    Conferma il disagio un altro albergatore, Loris Petris, contitolare del Morgenleit il più capiente, con le sue 22 camere, albergo di Sauris. «Le disdette sono state molte: un buon 50% delle prenotazioni».

    Anche il bar e il ristorante segnano il passo: mancano i pendolari, coloro che sceglievano Sauris per un pranzo a base delle leccornie della vallata. «Fortunatamente la nostra clientela, famiglie con bambini, non ha disdetto per il periodo di fine anno».

    Un periodo questo più lungo di giornate da trascorrere sulla neve. A Natale solitamente i clienti arrivano per pochi giorni, mentre la clientela di capodanno si sofferma più a lungo, sino all’epifania.

    «Siamo in continuo contatto con i nostri clienti di questo periodo: sinora nessuna disdetta, ma se la strada dovesse rimanere ancora chiusa, potremo attenderci anche una diminuzione di presenze in questo periodo».

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