Sutrio: latte da tutta la Carnia e il caseificio s’allarga

di Gino Grillo.

Il caseificio Alto But ha inaugurato nei giorni scorsi il nuovo spaccio vendita. Il presidente del sodalizio Claudio Peresson nel tagliare il nastro ha ricordato come nello stabilimento operino una decina di persone: «Oltre a permettere a queste persone di lavorare nel loro paese, siamo l’ultimo presidio per l’agricoltura di questo lembo di montagna. Se chiude il caseificio sarà la fine della zootecnia e i prati si ricopriranno di boschi». Una affermazione che deriva, come ha messo in evidenza Peresson, dalle importanti spese sostenute per raggiungere tutte le aziende agricole della zona, site spesso in località impervie e lontane dai fondovalle. «Abbiamo un centinaio di soci che confluiscono il latte al caseificio. Lo andiamo a prendere noi, con i nostri mezzi. Così facendo abbiamo permesso ad alcuni di loro di poter proseguire con questo tradizionale lavoro e di non abbandonare il territorio». Il latte arriva, oltre che da Sutrio, da Moggio Udinese, Tolmezzo, Cavazzo Carnico, Paularo, Zuglio, Arta Terme, Treppo Carnico, Paluzza, Cercivento, Ravascletto e Lauco. «Lavoriamo di media 80 quintali di latte al giorno, con un minimo e massimo di 50 e 120: produciamo ricotte, yogurt, d’estate anche il gelato, diversi formaggi. Oltre ai tradizionali lo stracchino, il Val Dolce e il Pastorit, una specie di gorgonzola». Si tende a vendere tutto nello spaccio per aumentare le entrate che permettano un pagamento dignitoso del latte conferito. «Si lavora a chilometri zero, la gente lo sa, e visto l’aumento della clientela abbiamo deciso di ammodernare lo spaccio ingrandendolo». Un investimento di 250 mila euro inserito in un progetto di 620 mila euro che prevedeva anche la messa in sicurezza, secondo le ultime norme, dell’opificio di produzione. In occasione dell’appena avviata stagione sciistica nel vicino polo dello Zoncolan, lo spaccio del caseificio osserverà per tutto l’inverno l’apertura nei fine settimana. «Rimarremo aperti anche i sabati e le domeniche pomeriggio per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti che arrivano, in numero sempre maggiore, anche dal di fuori della Carnia».