Tarcento: i “Tomâts” chiedono una sede permatente

Uno spazio pubblico per allestire una mostra permanente dei “tomats”, le tipiche maschere lignee tarcentine: è quanto ha recentemente richiesto, nel corso di un incontro pubblico, il presidente dell’associazione “i Mascarârs di Tarcint”, Sergio Ganzitti, al sindaco di Tarcento. «Serve – ha spiegato – uno spazio pubblico, individuato dall’associazione nei laboratori del Centro Ceschia al fine di poter allestire “la casa dei tomâts”, dove allestire una mostra permanente ma anche un laboratorio didattico ove poter realizzare le maschere alla presenza di scolaresche o turisti, stante la peculiarità delle stesse nel nostro territorio. Il sindaco stesso ha sottolineato l’eccellenza di questa produzione e quindi meritevole dell’attenzione dell’amministrazione locale».<br />
La realizzazione della nuova struttura sarebbe l’ideale coronamento delle molte iniziative ed attività che il sodalizio ha finora realizzato: ricordiamo, ad esempio, che si è recentemente svolto, ospitato dalla Pro Billerio, l’incontro "Tomats: maschere di ieri e di oggi nella conca tarcentina", i relatori erano Stefano Morandini, dell'università di Udine e Luigi Revelant, presidente dei "Mascherai alpini". «Uno degli elementi che in qualche modo accomuna la maggior parte dei carnevali alpini è sicuramente l’uso di maschere lignee: nasi arcuati, sorrisi di scherno, ciglia aggrottate, lingue e denti beffardamente esibiti, corna e pelli d’animale sono alcune delle caratteristiche comuni» ha spiegato Morandini.
Revelant, che da ormai tanti anni si dedica alla riscoperta e alla valorizzazione del carnevale tarcentino, ha evidenziato alcuni aspetti costruttivi dei tomats, le caratteristiche maschere lignee, e le modalità di svolgimento del carnevale locale caratterizzato dagli striits, scenette satiriche con cui il gruppo mascherato si prende gioco dei personaggi in vista della comunità.